Approvati i primi tre punti all’ordine del giorno: Costi della Segreteria Tecnica, diminuiti di circa il 13%; Regolamento relativo alla delega delle funzioni espropriative; Istanza di deroga relativa alla diffusione e orario degli sportelli informativi, che consentirà di tenere aperti i cinque attuali situati a Latina, Terracina, Fondi, Formia e Nettuno.
La discussione si è successivamente spostata sul quarto punto all’ordine del giorno relativo all’istanza di aggiornamento tariffario presentata dal gestore all’Autorità Nazionale competente per il Servizio Idrico. Istanza che prevede un aumento della tariffa del 9%.
Questo punto, dopo una lunga discussione, è stato bocciato da 21 sindaci presenti (mentre i primi cittadini di Fondi e Monte San Biagio e il rappresentante del Comune di Sperlonga hanno abbandonato la seduta prima della votazione e dopo avere espresso perplessità, per voce del sindaco di Fondi, per la richiesta di aumenti tariffari ma anche a causa della mancata presentazione, da parte dei sindaci, di una proposta alternativa a quella del gestore).
Ad esprimersi contro la proposta di adeguamento tariffario presentata da Acqualatina e il conseguente aumento della tariffa di 9 punti percentuali, i sindaci di: Latina, Aprilia, Cisterna, Terracina, Formia, Bassiano, Castelforte, Itri, Lenola, Maenza, Minturno, Norma, Pontinia, Roccagorga, Sezze, Priverno, Prossedi, Sermoneta, Sonnino, Spigno Saturnia, Nettuno.
“Stupisce la velocità con cui l’Autorità Nazionale ha voluto diffidarci dall’approvare questa proposta di aumento tariffario e il fatto che da tempo chiediamo un confronto che fatichiamo ad avere – ha spiegato Eleonora Della Penna –. Il gestore ha il potere di aumentare le tariffe ma noi presenteremo la delibera con cui abbiamo dato il parere contrario: questa presa di posizione deve avere un senso e l’Autorità Nazionale non può non tenerne conto e ignorare le esigenze avanzate dai nostri territori”.