In attesa che il sindaco Alessandro Spalletta stili finalmente la lista dei nuovi assessori ( e sono passate più di due settimane dalla revoca dei precedenti), il futuro della sua amministrazione appare sempre più confuso e incerto. Due documenti: uno del Partito democratico, redatto dopo la riunione del direttivo e l’altro di Frascati a Sinistra non promettono, infatti nulla di buono per il futuro del primo cittadino. Mentre Frascati a Sinistra punta l’indice contro il sindaco affermando che le sue decisioni unilaterali violano i patti e chiudendo ogni collaborazione amministrativa, il Pd , pur decidendo di non entrare in Giunta dice che “contribuirà all’azione amministrativa dal Consiglio, proponendo, criticando, esaminando, controllando, avendo come unico riferimento il bene della città e il programma elettorale. Il partito- si legge nella nota- nella sua autonomia politica, continuerà a portare avanti le proprie istanze e solleciterà l’amministrazione sui temi che gli sono più cari: il sociale innanzitutto, poi l’ambiente, il decoro urbano, le periferie, la partecipazione, i diritti civili, le pari opportunità”. Insomma, il Pd starà con il fiato sul collo di Spalletta e lo “punzecchierà” di volta in volta su queste tematiche. Sembra, infatti che una delle cause della frattura tra il sindaco e il Pd e Frascati a Sinistra sia proprio quel piano di riorganizzazione degli uffici municipali che mortificherebbe a dismisura i servizi sociali, una cosa inaccettabile per una sinistra da sempre attenta a questo argomento. Lo sottolinea chiaramente il documento di Frascati a Sinistra “ Ci è stato presentato dal sindaco, a suo dire come necessario strumento di efficienza della macchina comunale, un piano di riorganizzazione degli uffici municipali, come unica risposta alle nostre domande sul perché della crisi politica. Il piano del sindaco mortifica i servizi sociali, settore nel quale l’amministrazione ha sempre dato risposte efficaci e che per Frascati a Sinistra deve rimanere un pilastro fondamentale. Peraltro- si aggiunge – il piano non è mai stato presentato dal Sindaco alla Giunta, nonostante avesse da più di un anno ricevuto sollecitazioni in tal senso dagli assessori”. L’intento del sindaco sarebbe, infatti quello di “marginalizzare” la funzione dei servizi sociali in un macrosettore che andrebbe dalla polizia locale ai servizi cimiteriali, ai servizi sociali, la scuola e il commercio. Questo progetto starebbe alla base di una crisi al buio, iniziata con la revoca degli assessori, con una decisione unilaterale e non concordata da parte di Spalletta. Intanto, il sindaco con una lettera aperta si appella alla cittadinanza e prosegue le consultazioni con le forze politiche, ripetendo come un mantra che “il lavoro da fare è tanto difficile ma grazie al lavoro congiunto è possibile cogliere il meglio per la città di Frascati e i suoi cittadini”, auspicando quel sostegno che dovrà conquistarsi sul campo di volta in volta, provvedimento per provvedimento, in primis dal Pd, maggiore azionista della sua maggioranza, che fa intendere di tenere sì alla governabilità ma non a tutti i costi. Le delibere della nuova giunta senza Pd, dovranno infatti passare al vaglio del consiglio comunale e sarà lì che gli attriti, i distinguo con il sindaco si paleseranno senza sconti, come non era mai avvenuto in questi due anni e mezzo di mandato. Come dire: il sindaco avrà sì una giunta nuova di zecca e senza dubbio autorevole ma per lui andare avanti sarà dura, molto dura.
Agata Chiusano e Maura Zingaretti sono le due nuove figure dell’amministrazione di Alessandro Spalletta. La prima, laureata al DAMS dell’università di Torino, già docente presso l’Università di Napoli è la nuova delegata alla Cultura, Innovazione e Ricerca, Strumenti di Partecipazione Sociale, Formazione, Politiche Giovanili, Sistema Ville Tuscolane. L’architetto Maura Zingaretti è invece la nuova delegata allo Sviluppo Eco Sostenibile: Ambiente e Lavori Pubblici. Insomma, finalmente dopo tanta attesa questi sono i volti nuovi della Giunta Spalletta. “Una giunta “ristretta” – spiega il sindaco – che vuole essere anche un’apertura verso le forze di maggioranza, un modo per sottolineare tutta la mia disponibilità ai contributi che il Pd vorrà esprimere. Ho già testimoniato al Partito democratico questa mia apertura fattiva e collaborativa. Rimango, quindi fiducioso che presso si possa arrivare a una soluzione a conclusione di questa fase di riflessione al fine di ripartire con l’attività di governo. Agata Chiusano e Maura Zingaretti- conclude Spalletta – sono due persone di grande spessore che ho scelto convinto del grandissimo contributo che potranno dare con il loro lavoro a tutta la città”. Due delle cinque deleghe disponibili per la giunta di Frascati sono, dunque arrivate e in nodo delle nomine “rosa” è stato sostanzialmente sciolto. Ma gli altri assessori? Arriveranno forse dopo il tentativo di coinvolgere il Pd?. Questo è ancora da tutto da vedere e da sapere. Già dalla prossima settimana, quando i 26 luglio il Consiglio comunale si riunirà per approvare gli assestamenti di Bilancio, si vedrà se ci saranno delle difficoltà per il sindaco e la sua, almeno fino ad oggi, “ristretta” Giunta.