“Il Partito Democratico di Pomezia chiede per entrambi le immediate dimissioni dalla carica di consigliere comunale – scrivono – Il Pd rende inoltre noto che a breve verranno avviate le procedure per presentare un esposto alla Procura della Repubblica perchè si faccia la massima chiarezza, in relazione a quanto sottolineato dal Tar, rispetto all’operato dei due consiglieri del M5S”. “In occasione del precedente pronunciamento del Tar del Lazio il Sindaco Fucci dichiarava che «la sentenza rileva solo un errore procedurale e oltretutto non cita neanche il presunto conflitto di interessi che coinvolgerebbe due Consiglieri di maggioranza». Vorremmo oggi rendere noto al Sindaco che questa volta il Tribunale amministrativo non solo ha citato il (meno) presunto conflitto di interessi, ma ha individuato in quest’ultimo un valido motivo per accogliere il ricorso contro l’annullamento dell’atto amministrativo votato in consiglio dalla maggioranza grillina”. “Alla luce di tutto ciò – continuano dal Pd – risulta inaccettabile qualsiasi tipo di giustificazione che non abbia come presupposto di base le irrevocabili dimissioni dei due consiglieri comunali i quali, a loro volta, dovranno chiarire la loro posizione in altre sedi non appena verrà presentato esposto alla Procura della Repubblica, così come precedentemente indicato”. “Avevamo messo in guardia il Sindaco e la sua amministrazione prevedendo quanto sta accadendo – chiosano dal Pd – La risposta arrogante e il totale disinteresse verso le nostre obiezioni hanno tuttavia finora provocato la spesa inutile di centinaia di migliaia di euro in oneri legali e processuali, un enorme danno a cittadini ed imprenditori, il rischio di richiesta di enormi risarcimenti danni che potrebbero causare altre spese inutili per l’Ente comunale”.
Il giorno della sentenza del Tar i due consiglieri grillini, Raspa e Petriachi, hanno pubblicato un post su Facebook in cui commentano insieme la vicenda. “Abbiamo appreso i contenuti della sentenza con la serenità di chi ha posto in essere un comportamento lineare e doveroso, rispettando nel caso specifico il punto n. 8 del programma elettorale scritto con i cittadini “Verifica delle convenzioni urbanistiche in essere al fine di recuperare opere destinate alla collettività “, sempre e solo nell’esclusivo interesse dei cittadini di Pomezia, i quali, nessuno escluso, deve poter beneficiare di tutti quei servizi che ogni città dovrebbe offrire. Nel caso specifico, il TAR indica che non inseguiamo vantaggi e/o utilità di nessuna tipologia; il nostro interesse immediato e diretto è solo quello di fare del nostro meglio per cercare di migliorare la “fruibilità ambientale” nella zona di Torvaianica alta e Campo Jemini, senza alcun interesse economico privato. Dunque esclusivamente aumentare la “fruibilità ambientale” per 5195 persone, di cui molti bambini. Fermo restando che siamo lieti che nella sentenza finalmente si sia valutata la necessità di avviare un confronto con la Regione Lazio, con la speranza che questa volta abbia voglia di approfondire tutte le questioni che le verranno sottoposte solo ed esclusivamente nell’interesse di tutti i cittadini”.