Non soddisfatto della risposta all’interpellanza da lui presentata il consigliere di opposizione Carlo Eufemi. “L’assegnazione del bando dei numeri civici è un atto illegittimo ab origine – ha detto – e va annullato e con esso tutti gli effetti prodotti. Vedo continuità con precedente amministrazione di voler far pagare il sevizio ai cittadini. Si poteva cogliere questa occasione dell’assestamento di bilancio che ci apprestiamo a votare per dare un segnale e invece il pagamento del bollettino risulta ancora tra i residui attivi. Deposito un’interpellanza anche per il prossimo consiglio comunale perché su questa vicenda continueremo a insistere fino a che non verrà chiarita”.
A questo ha preso la parola l’assessore Giuseppe Aquino. “L’assestamento di bilancio è stato approvato 28 aprile scorso. Qui siamo in fase di assestamento e di equilibrio – ha sottolineato – siamo aperti a modifiche sostanziali, anche a intervenire sui bollettini dei numeri civici, ma con criterio. Non possiamo in questa fase permetterci di fare voli pindarici”.
Diretti sul problema sono intervenuti anche consiglieri Claudio Dell’Uomo, Rodolfo Turano ed Enrica Vaccari che hanno chiesto rispettivamente: se i cittadini devono pagare i bollettini; se sarà previsto un ristoro per chi ha già pagato; e se l’Amministrazione fosse in grado di dare una data per una risoluzione del problema, dando un risposta definitiva ai cittadini relativa al pagamento.
La prima a rispondere è l’assessore Salvatori che ha specificato come quelli arrivati a casa dei cittadini siano degli “Avvisi bonari e non c’è sacralità dal punto di vista giuridico altrimenti sarebbero dovuti arrivare per raccomandata. Ovviamente al cittadino non possiamo dire di non pagare, per il momento l’iter è questo e stiamo lavorando per risolvere nel più breve tempo possibile la situazione. Ad oggi – ha aggiunto – sono pochissimi i cittadini che hanno pagato e quindi non credo sia difficile prevedere un ristoro”. Più piccata la risposta del vicesindaco Mancini alla Vaccari. “E’ scorretto dire che non siamo in grado di dire ai cittadini se debbano o no pagare – ha detto – questa è demagogia politica. La realtà è che non possiamo non che non siamo in grado di dare risposte precise, la legge ce lo impedisce e al momento non possiamo dare una data certa di quando questo problema verrà risolto. Ci stiamo lavorando dal primo giorno che ci siamo insediati e cercheremo di risolvere tutto nel minor tempo possibile”.