Ancora una giornata caldissima al carcere di Velletri con l’ennesima aggressione da parte di un detenuto verso un assistente capo di polizia penitenziaria. Erano le 10 circa quando lo stesso detenuto Italiano, 24enne, molto aggressivo, che poco tempo fa si era tagliato la gola con una lametta da barba per futili motivi, l’altro ieri si doveva recare in infermeria per togliersi dei punti alla gola. All’apertura del cancello, lo stesso detenuto si lanciava addosso ad un agente penitenziario 60enne con calci e pugni sbattendogli con violenza anche il cancello in faccia tanto da dover trasportare l’agente all’ospedale di Velletri per varie tumefazioni al volto e con l’occhio sinistro completamente nero e un forte trauma facciale per poi essere trasferito all’ Ospedale San Camillo di Roma. Lo stesso detenuto nella stessa mattinata ha cercato anche di rubare il telefono di servizio all’agente in servizio di sezione minacciandolo con la lametta, solo dopo, con l’aiuto di un altro agente che operava nell’ altra sezione si è riusciti a portarlo alla calma. Una volta tradotto presso l’infermiera locale il soggetto continuava a minacciare tutto il personale sanitario rifiutando qualsiasi visita e cura. Contestualmente un’altro detenuto sempre della stessa sezione ( 2 b) si autolesionava con la lametta e un’altro ancora all’isolamento sempre per futili motivi ingeriva due lamette bevendo detersivo. ” Anche ieri, dichiarano dal sindacato Ugl Polizia Penitenziaria, il carcere di Velletri è stato messo a dura prova – Il segretario Provinciale Ciro Borrelli ha dichiarato : ” Non possiamo più andare avanti così, servono almeno 40 unità in più di agenti rispetto all’organico presente. Sul caso interviene anche il segretario Regionale Ugl Polizia Penitenziaria Carmine Olanda : ” Basta -dice Olanda – le Istituzioni devono intervenire immediatamente sulla catenza di personale su tutti gli Istituti penitenziari del territorio locale e nazionale. Noi come sindacato faremo capire ai signori del potere che i detenuti non si gestiscono sulla carta – c’è in ballo la sicurezza personale degli agenti penitenziari- se gli eventi critici sono in crescita bisogna rivedere il programma di trattamento e inserimento detenuti, sicuramente c’è qualcosa che non funziona come dovrebbe. Tutto il sindacato Ugl Pol. Pen. esprime massima solidarietà al collega rimanendo sempre al suo fianco e augurandogli una pronta guarigione “.
09/08/2016