Malate croniche ormai da sei anni le foci di Rio Torto a Pomezia (nella norma solo nel 2014), del Fosso Grande ad Ardea e del Loricina a Nettuno. È l’amaro risultato emerso dopo la conclusione della campagna di Legambiente “Goletta Verde 2016”, che ogni anno monitora la qualità del mare in tutta Italia. Tra i punti risultati costantemente inquinati nel Lazio dal 2010 a oggi, anche i tratti dove i tre canali sfociano in acqua. Non se la passano meglio la foce del Tevere all’idroscalo di Ostia, quella del Marta a Tarquinia (VT), e del Chiarone a Montalto di Castro.
Il problema, secondo Legambiente, sta nella carente depurazione delle acque. «Ai 24 comuni costieri, ma anche a tutti quelli dell’interno, e ai gestori dei servizi idrici, spetta il compito di porre rimedio a tutte le falle nel sistema di gestione dei reflui attraverso indagini e azioni di monitoraggio diretto che contrastino gli scarichi abusivi e facciano funzionare l’impiantistica esistente». Lo dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. «Alla Regione chiediamo invece di avviare un percorso serio per arrivare presto ad un nuovo piano di tutela delle acque che dia gli strumenti adeguati alle amministrazioni per la gestione e la manutenzione degli impianti fognari. Inviamo a tutti gli enti competenti i risultati dei prelievi, mettendoci a disposizione per ogni azione che vorranno avviare nei prossimi mesi a difesa del mare».