Trasparenza nell’affidamento delle concessioni balneari, stop ai rinnovi automatici e durata correlata all’investimento. Ogni 300 metri dovrà esserci un varco che permetta di raggiungere liberamente la spiaggia, eventualmente anche laddove ci sono stabilimenti. E poi l’obbligo per tutti i concessionari (compresi consorzi e residence fronte mare) di garantire il libero e gratuito accesso dei cittadini all’arenile. Sono questi i punti cardine del nuovo regolamento regionale relativo alle spiagge del Lazio, entrato in vigore dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale (BUR).
Viene ribadito l’obbligo per i Comuni di garantire almeno il 50% dell’arenile alle spiagge libere, ma non è tutto: nell’articolo 12 si impone di garantire la visuale del mare su almeno la metà del litorale cittadino. Dove questo non fosse possibile, dovranno essere stabilite nel Piano di Utilizzo dell’Arenile “le modalità e i criteri al fine di ottemperare a tale obbligo”. Una previsione in realtà piuttosto controversa: come si dovrà comportare il Comune per quelle lunghe distese di case sul mare nate come abusive, ma poi sanate?
E poi la trasparenza: tutto ciò che riguarda le concessioni balneari deve essere cristallino e visibile a tutti. Dovranno essere affidate tramite procedure a evidenza pubblica e ogni atto dovrà essere consultabile dai cittadini sul sito istituzionale del Comune. Una rivoluzione nel mondo dei balneari? Di certo molti Comuni del Lazio avranno il loro bel da fare per adeguarsi.