Sono tornati al Comune di Aprilia gli ispettori del nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato che stanno indagando, su delega del sostituto procuratore Luigia Spinelli, sull’idoneità del sito individuato dal Comune di Apèrilia come sede del nuovo depuratore di Casalazzara. Dopo il blitz del 12 agosto, il Nipaf si è presentato anche ieri al civico 1 di Piazza Roma per ascoltare il dirigente ai Lavori pubblici Aristodemo Pellico. Due in particolare i dubbi: la presenza di una sorgente che, in caso di nuovo depuratore, potrebbe essere contaminata e la cessione a titolo gratuito dell’area non ancora perfezionata, senza controparte. Nel 2009 le società Valore Reale e Castello, proprietarie del sito, avrebbero tentato di presentare un progetto di variante per realizzare in quel posto una struttura alberghiera.
Il progetto del depuratore sarà analizzato durante la conferenza dei servizi del 29 settembre: interverranno anche la sovrintendenza dei beni culturali archeologici e la Regione Lazio. Per ora non c’è alcuna conclusione dell’iter.