Come si sta muovendo il Comune sulla delicata questione scuole?
«Il Comune ha incontrato già due volte i dirigenti scolastici dei 12 istituti comprensivi di competenza. Insieme all’assessore al bilancio e ai lavori pubblici ho ritenuto fosse il modo più giusto per avere un quadro completo della situazione. Si sono mostrati tutti molto disponibili a collaborare. L’assessore Giulio Capirci li ha voluti tranquillizzare per quanto riguarda i fondi, viste le polemiche sulla decisione della maggioranza di non accettare la proposta dell’opposizione presentata nel mese di luglio».
Parliamo di cifre. Quanti soldi ci sono per le scuole?
«Innanzitutto erano già stati stanziati 22,5mila euro per la manutenzione e 52mila euro per la cancelleria. A questi l’amministrazione Coletta ha aggiunto con due variazioni di delibera 36mila euro per gli arredi e 25,5mila euro per la minuta manutenzione. Abbiamo stanziato, dunque, ben 61,5mila euro per le scuole all’avvio dell’anno scolastico, e tutti soldi presi dal bilancio comunale.
L’opposizione ne aveva proposti 49mila e dal fondo di emergenza. A questa somma si aggiungono i 360mila euro che è intenzione dell’amministrazione spendere per le criticità o le emergenze».
Come verranno distribuiti i fondi?
«Per quest’anno ancora in maniera equa tra i 72 plessi scolastici. Dal prossimo anno le scuole con criticità maggiori avranno più fondi. Le scuole potranno creare una sorta di libretto con i risultati di un monitoraggio per permettere all’amministrazione di avere una situazione più chiara».
Cosa allunga i tempi?
«Uno dei problemi principali è che le scuole si trovano a doversi interfacciare con i vari assessori di competenza: quello al bilancio, quello alla scuola, quello ai lavori pubblici. Questo allunga i tempi e crea confusione. Per questo abbiamo pensato di creare uno sportello unico, che abbia proprio la funzione di raccogliere i vari servizi e fare ordine in questa macchina burocratica».
Presidi e impianti antincendio non conformi alla normativa, erba alta, banchi piccoli, infiltrazioni, buchi nel soffitto. Come si è arrivati, secondo lei, a questo punto?
«Il problema principale è che mancano i fondi a disposizione per intervenire su 72 plessi scolastici. Gli edifici sono stati realizzati tra gli anni ’70 e ’80 e necessiterebbero di migliaia di interventi. Poi, ci sono anche le responsabilità. C’è stata la possibilità, in passato, di reperire dei fondi per le scuole. E l’opportunità è andata persa perché non sono stati presentati in tempo i progetti».
Alla riunione tra dirigenti scolastici e Comune di Latina ha partecipato anche Dario Bellini, capogruppo della maggioranza. Nella circostanza ha illustrato come gli istituti possono partecipare alla settimana europea della mobilità per sensibilizzare studenti, insegnanti e famiglie all’uso dei mezzi alternativi e a basso impatto ambientale. «L’Organizzazione Mondiale della Sanità – si legge nella nota che ha fatto recapitare alle scuole – ha calcolato che se in una città di medie dimensioni come la nostra – ci fosse una variazione di 10 punti percentuali a vantaggio degli spostamenti non motorizzati ci sarebbe un risparmio di 7 milioni di euro l’anno». L’evento si svolgerà dal 16 al 22 settembre e l’invito è, almeno in quei giorni, a fare qualche passeggiata in più e a non usare l’auto.