Ha da subito legato con la città che è stato chiamato ad amministrare in via straordinaria ed i cittadini hanno riconosciuto, dopo appena pochi giorni, il suo impegno. Il commissario prefettizio Bruno Strati, a Frascati dal 1 agosto scorso dopo la rovinosa caduta dell’Amministrazione di Alessandro Spalletta, ha ben chiaro il proprio compito. “Non sono e non voglio essere un grigio burocrate: il mio è un ruolo da “padre di famiglia” che deve cercare di dare indirizzare sulla buona strada un Comune le cui casse sono in sofferenza ma che sono convinto possano essere risanate con pochi correttivi”. Per Strati è tutta una questione di metodo: “Ascolto e confronto con la città, riorganizzazione degli uffici e razionalizzazione delle spese e delle entrate”. Ecco dunque che se per chiudere il famigerato Consuntivo 2015, che è di fatto costato la pelle all’ex sindaco Spalletta, Strati ha chiesto al liquidatore della Sts srl di integrare la documentazione inviata ai revisori così come vanamente richiesto a luglio, sul fronte della spesa corrente il commissario sa cosa fare. “Nei prossimi giorni varerò una delibera di spending review che poggerà su due basi: il recupero dei crediti vantati dal Comune e l’allineamento del contributo delle famiglie e dei cittadini alle spese in servizi”. In particolare quella del trasporto scolastico. “Sono convinto che il Comune sarà più forte”. Ci sono però altri due fronti roventi: quello del servizio di raccolta rifiuti e pulizia strade e quello dell’impiantistica sportiva e, più in generale, del patrimonio comunale. “Sul fronte dei rifiuti bisogna chiudere la proroga del servizio con Lazio Ambiente: per il futuro, con avvio dell’iter dai prossimi giorni, credo che procederemo con l’affidamento in house ad Ambiente di Ciampino. I pareri sono favorevoli e mi sembra la strada più veloce e semplice”. Sul fronte dell’impiantistica sportiva, Strati si trova a dirimere una matassa intricata. “Responsabilizzazione delle società e spazio per tutti: questo nel breve deve essere l’impegno. A medio termine l’ottimo sarebbe quello di concedere gli impianti per più anni alle società sportive, avendo però cura di non svilire i soggetti che non risulteranno affidatari”. Insomma, idee chiare tante. “Frascati è una città bella, ricca e viziata: i suoi cittadini sono abituati al buono ed è proprio per non avere la certezza di aver vissuto al di sopra dei propri mezzi che bisogna apportare alcuni correttivi”.
14/09/2016