«Sono tranquillo. Ho fatto il medico penitenziario per dodici anni all’interno delle carceri: queste cose certamente non mi spaventano».
Dunque, continua dritto per la sua strada, sia umana che amministrativa.
«Ci mancherebbe. Io vado avanti e continuerò a vivere la mia vita come fatto sinora e a governare la città di Lanuvio con rinnovato slancio. Ripeto, questi due episodi sono incresciosi ma nella vita sono cose che possono accadere. Rimango tranquillo».
A proposito dei due raid vandalici. Ha sporto denuncia alle forze dell’ordine e, al contempo, si è chiesto chi potrebbero essere gli autori e le ragioni che li hanno portati a compiere questi atti?
«Sinceramente vorrei evitare di commentare nello specifico questi accadimenti, mi limito a ribadire che sono cose che possono accadere. Non vorrei solamente che qualcuno avesse interesse a incendiare gli animi».
Il prossimo anno si concluderà il mandato amministrativo della giunta Galieti. Che siano queste le avvisaglie di una campagna elettorale imminente che si preannuncia infuocata?
La notizia del doppio atto intimidatorio ai danni del sindaco di Lanuvio, Luigi Galieti, ha fatto ben presto il giro della città e dei social network. Tanti esponenti del mondo civile, politico ed istituzionale hanno espresso solidarietà e vicinanza al primo cittadino castellano. Molti cittadini, inoltre, si sono ritrovati l’11 settembre in centro storico al motto #iostocongalieti per sostenere il sindaco in questo momento delicato. Un appoggio sincero, silenzioso e affettuoso che Luigi Galieti ha sicuramente apprezzato: “Sono tantissimi i lanuvini che hanno partecipato alla manifestazione di solidarietà per testimoniare al Sindaco Luigi Galieti il proprio sostegno e la propria vicinanza dopo gli atti vandalici ai danni della sua auto e della sua abitazione – commenta il gruppo di maggioranza comunale “Lanuvio Per la Democrazia” -. Non serviva questa manifestazione per ribadire che Lanuvio è piena di persone perbene pronte a metterci la faccia per solidarizzare con il Sindaco e per emarginare i violenti, gli anonimi, quelli che ancora pensano di fare paura con atti vigliacchi e intimidatori”.