Il valzer delle firme per sfiduciare il sindaco trova lo sfogo del consigliere Antonello Merolla che durante il suo mandato da Sindaco, dal 2009 al 2014, ha dovuto fare i conti con la stessa minaccia, trimestrale, mai andata in porto. “La ballata delle firme, potrebbe essere il titolo di una parodia in dialetto cisternese su quanto sta accadendo negli ultimi tempi, protagonisti: Essa Isso e Ari-essochissi. Non c’è nulla da ridere ed è troppo facile per me dire che lo avevo detto che sarebbe andata a finire così. Una città allo sbando, con un sindaco continuamente sotto ricatto, un’amministrazione priva di idee ed incapace di affrontare le problematiche di una città come Cisterna, un’amministrazione che è stata capace solo di fare scelte che hanno messo in difficoltà una città intera. Il sindaco è sotto scacco di se stessa, non riesce a dare forma ad una giunta che possa finalmente dare risposte concrete, ha una maggioranza impegnata solo alla spartizione del potere, un sindaco che non ha il coraggio di cacciare chi l’ha usata e che ora è pronto a gettarla via come uno straccio. La raccolta delle firme è la solita farsa messa in piedi per ricattarla, messa in piedi da chi non ha ottenuto quello che voleva, ma la cosa peggiore è che ora si sono spinti oltre e come al solito svendono la città per il loro tornaconto “politico”. Si perché ora si sposta tutto ad un livello superiore, ci sono troppe cose in ballo in città, l’appalto per la gestione dei rifiuti, la liquidazione della Cisterna Ambiente, l’appalto per l’asilo nido comunale, le strisce blu, il Centro Agorà… e tanto altro ancora, ma ancor più gli equilibri e le alleanze Provinciali… e cosa succede allora… ARI-ESSOCHISSI… per usare un intercalare dialettale della nostra Cisterna. Si perché si è rimessa in moto tutta la vecchia nomenclatura che prima ha sostenuto Della Penna ed ora la vuole abbandonare per avere la strada spianata. Cercano marionette alleate per raggiungere i fatidici tredici necessari per sfiduciare il sindaco e siccome non raggiungono gli accordi necessari accusano che i malumori sono di una parte della minoranza. Sicuramente qualcosa bisogna fare perché non è più accettabile la situazione attuale, qualcosa bisogna fare per uscire da questo stallo, qualcosa bisogna fare per bloccare chi sta distruggendo questa città, ma per raggiungere questo non sono d’accordo a svendere la mia amata Cisterna, mi aspetto che i cisternesi prendano coscienza di tutto questo e che finalmente i mercanti vengano cacciati dal tempio… Noi che abbiamo a cuore Cisterna siamo pronti… Loro?”.
17/09/2016