Tanto tuonò che alla fine piovve. Il sindaco Giampiero Fontana questo pomeriggio ha azzerato la sua Giunta comunale ritirando le deleghe agli assessori Francesca Maria Passini (suo vice), Claudio Consoli, Andrea De Sanctis, Paolo Rubini e Michela Palozzi che dunque, da oggi, cessano nel loro impegno istituzionale. Un azzeramento che era nell’aria da mesi ma che era stato fino ad ora rimandato per i veti incrociati, anche molto diretti ed espliciti, arrivati al sindaco dalla sua maggioranza consiliare. A blindare i propri assessori era stata in particolare Forza Italia (cui facevano riferimento De Sanctis e Palozzi) che in una cena nei giorni scorsi aveva rivendicato la propria linea di pensiero. Poche le parole che il sindaco ha rivolto ai suoi ex “fidati” collaboratori. “Il sindaco ringrazia gli assessori per l’impegno profuso, auspicando che la revoca della Giunta in carica preluda ad una nuova fase politico-amministrativa, da condividere con tutte le forze politiche e civiche che compongono la maggioranza al governo della città, funzionale alla realizzazione, nel prosieguo del mandato elettivo, della restante parte del programma di Governo presentato alla cittadinanza ed approvato dal Consiglio comunale”. Poche parole che più che liquidare una Giunta per almeno tre quinti poco gradita, appaiono un messaggio neanche troppo trasversale alla sua maggioranza. Chi, oggi, sarà dunque disposto a fare le barricate?
Una Giunta, quella “trombata” oggi, che era per larga parte il frutto degli accordi ai quali il sindaco fu consigliato dai 7-consiglieri-7 che nell’autunno 2015 imposero l’esclusione dall’Esecutivo di Gianluca Paolucci, Enrico Ambrogioni e Daniela Angheben, surrogati con De Sanctis, Rubini e Palozzi. Solo che oggi 3 dei sette consiglieri intransigenti (Riccardo Tocci, Luigi Spalletta e Chiara Stirpe) non siedono più e dunque Fontana può ritenere l’assise attuale più malleabile di quanto non fosse 12 mesi fa. Fino a prova contraria e fino a quanto i gruppi consiliari che sostengono il sindaco sono disposti a rimangiare le dichiarazioni fatte in questi mesi.
Marco Caroni
Una Giunta, quella “trombata” oggi, che era per larga parte il frutto degli accordi ai quali il sindaco fu consigliato dai 7-consiglieri-7 che nell’autunno 2015 imposero l’esclusione dall’Esecutivo di Gianluca Paolucci, Enrico Ambrogioni e Daniela Angheben, surrogati con De Sanctis, Rubini e Palozzi. Solo che oggi 3 dei sette consiglieri intransigenti (Riccardo Tocci, Luigi Spalletta e Chiara Stirpe) non siedono più e dunque Fontana può ritenere l’assise attuale più malleabile di quanto non fosse 12 mesi fa. Fino a prova contraria e fino a quanto i gruppi consiliari che sostengono il sindaco sono disposti a rimangiare le dichiarazioni fatte in questi mesi.
Marco Caroni
10/10/2016