Ha scelto di restare in silenzio davanti al Giudice per le Indagini Preliminari il 47enne Victor P., il 47enne arrestato nei giorni scorsi sulla base dei risultati degli esami effettuati nell’abitazione di Rosa Grossi, l’88enne trovata morta lo scorso 10 giugno proprio nella casa di via Selciatella e per il cui omicidio è stato arrestato il figlio. Nell’interrogatorio di garanzia l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Nel corso del sopralluogo successivo alla scoperta dell’omicidio, da parte del Nucleo investigativo e del R.I.S. di Roma, infatti, una strana circostanza aveva attirato l’attenzione dei carabinieri: la tapparella della finestra della cucina era stata sollevata e bloccata con delle zeppe di legno. Tamponando i pezzetti e facendo effettuare delle analisi di natura biologica, i carabinieri sono risaliti a un profilo genetico corrispondente a quello di Victor P. e hanno dedotto che, probabilmente, l’uomo aveva tentato di introdursi in casa proprio quella notte, forse con l’intento di rubare.
I carabinieri hanno effettuato varie perquisizioni in due abitazioni in cui il 47enne risulta vivere abitualmente: una a Campo di Carne, l’altra nel frusinate, a Paliano. Nelle due case sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni televisori, oggetti in oro, un computer e vario materiale elettronico, dei quali si verificherà la provenienza. L’arrestato è stato portato nel carcere di Latina.