Quello di martedì notte è solo l’ennesimo furto che ha subito negli ultimi tempi la scuola elementare Trilussa di Pomezia. Un danno non da poco, visto che dall’istituto di via Matteotti sono state portate via tre lavagne interattive “Lim” (il cui valore è di circa 1500 euro l’una) e un computer portatile. Una refurtiva da 5000 euro in una sola notte. I ladri sono entrati da una finestra del piano terra dell’edificio e da lì si sono spostati liberamente all’interno, visto che nella scuola non ci sono telecamere di sorveglianza. Ma si tratta, come detto, solo dell’ennesimo assalto alla Trilussa.
Lo scorso anno erano state prese di mira le macchinette di cibo e bevande, puntualmente svaligiate finché dalla direzione non hanno deciso di toglierle. Poi, a settembre di quest’anno scolastico, i distributori sono stati rimessi e, neanche a dirlo, la domenica notte sono stati di nuovo svuotati degli spicci.
Questa volta i ladri hanno ottenuto un bottino ben più costoso. Il timore della scuola è che l’episodio possa ripetersi, visto che nell’istituto c’è ancora un’altra ventina di quelle lavagne tecnologiche: una parte donata dal ministero dell’Istruzione, l’altra acquistata proprio dalla scuola. Si tratta di strumenti molto utili alla didattica, perché consentono di insegnare agevolmente anche a bambini con difficoltà di apprendimento. Proprio stamattina la scuola ha fatto richiesta per delle videocamere di sorveglianza, mentre sull’ultimo furto stanno indagando i carabinieri di Pomezia.