Allo ‘scandalo’ di una scuola pubblica che fallisce si aggiunge, ora, anche il rischio di qualche condanna penale. Martedì 25 ottobre si è tenuta la prima udienza del processo penale Albafor che vede coimputati, a vario titolo: Nicola Marini, sindaco di Albano, Maurizio Sementilli, vicesindaco, Mariella Sabadini, dirigente dell’Ufficio legale comunale, Mario Rapisardi, ex assessore alla pubblica istruzione della prima Giunta Marini, e l’imprenditore Roberto De Vitalini. Parliamo del delicatissimo procedimento giudiziario che riguarda Albafor spa, la società municipalizzata del Comune di Albano dichiarata fallita lo scorso 6 ottobre, dalle cui ceneri a luglio 2014 era nata Formalba srl. Si tratta del noto Istituto scolastico che si occupa di formazione professionale e che vanta 7 diverse sedi, dislocate tra i Castelli Romani, Pomezia, Colleferro e Valmontone. Le accuse riguardano un presunto giro di assunzioni clientelari, senza concorso e spesso ingiustificate.
Una serie di ‘favori’, insomma, che avrebbero trasformato l’Ente in una sorta di poltronificio e fabbrica di posti di lavoro in cui far assumere amici e parenti, facendo lievitare i costi del personale fino a portarlo al collasso economico-finanziario.
TUTTI GLI IMPUTATI SARANNO INTERROGATI
Il collegio penale del Tribunale di Velletri, composto dai giudici Mariella Roberti, Ilaria Tarantino e Anna Di Bianco, ha fissato per il 19 settembre, il 3 ottobre e il 7 novembre dell’anno prossimo le date delle prossime udienze nel corso delle quali verranno interrogati tutti i coimputati, ascoltati i testimoni di accusa e difesa ed entro cui, molto probabilmente, si arriverà già ad una sentenza di primo grado. Assenti al dibattimento i coimputati e i loro due avvocati, Marco Fagiolo e Giuseppe Piazza, sostituiti per l’occasione dall’avvocato Chiara Fagiolo.
CASSABGI IL GRANDE ACCUSATORE AMMESSO NEL PROCESSO
Le tre togate hanno ammesso nel processo come parte civile l’ex consigliere comunale Nabil ‘Bibbi’ Cassabgi. Dalle sue querele è nato l’intero procedimento giudiziario. Nel processo penale la parte civile è il soggetto che può essere considerato danneggiato dai presunti reati e che quindi intende chiedere in giudizio sia la condanna che un risarcimento economico nei confronti degli imputati.
IL PREFETTO VUOLE IL COMUNE PARTE CIVILE, MA NESSUNO LO FA
Né il Pubblico Ministero, dottor Giuseppe Patrone, né il Collegio giudicante hanno fatto cenno a quanto stabilito a inizio settembre dalla Prefettura di Roma che ha richiesto formalmente alla Procura di Velletri “la nomina di un rappresentante legale che assicuri la costituzione di parte civile anche del Comune di Albano”. Un passo che neanche l’Amministrazione comunale in carica ha compiuto.
I termini sono scaduti e i cittadini di Albano restano senza un avvocato che si costituisca in giudizio per promuovere i loro interessi.
Giovedì 20 ottobre, il Giudice per l’Udienza Preliminare, Isabella De Angelis, ha tenuto anche la prima udienza del processo penale noto come ‘Albafor bis’ che vede coimputati Marco Mattei, ex sindaco ed ex assessore regionale, Claudio Fiorani, ex assessore comunale all’ambiente, Giuseppe ‘Pino’ Rossi, ex assessore comunale al bilancio, Piergiuseppe Rosatelli, ex dirigente dell’ufficio ambiente di Albano, ora in forza al Comune di Ariccia, e Gianni Micarelli, imprenditore. Per tutti costoro la vicenda giudiziaria segue un binario parallelo: non avendo essi optato per il giudizio a rito immediato, a differenza degli altri coimputati, sono in attesa dell’udienza preliminare. In quella sede si deciderà se il procedimento a loro carico andrà avanti oppure no, in quanto ritenuti innocenti. L’udienza per la trattazione del dibattimento è stata fissata per il giorno 27 gennaio 2017.