È di nuovo allarme amianto nelle scuole della provincia. Sono 18 i casi accertati dall’ultima indagine realizzata dall’Inail in collaborazione con l’istituto superiore di sanità e il centro regionale Amianto che ha permesso di rilevare la presenza di asbesto nel 15 % dei plessi controllati (a fronte di una media nazionale del 10% degli edifici scolastici). In base ai dati riportati su 1.451 edifici scolastici, solo per il 4% dei casi è stata dichiarata la presenza di Mca senza richiedere il sopralluogo. Il materiale individuato era quasi sempre di tipo compatto e riguardava quasi esclusivamente coperture e/o canne fumarie. Dei 233 sopralluoghi effettuati, 167 (72%) hanno avuto riscontro positivo evidenziando la presenza di Mca (materiali contenenti amianto) di cui 151 (3 Frosinone, 18 Latina, 4 Rieti, 112 Roma, 14 Viterbo) edifici scolastici sono stati classificati con presenza di Mca e 16 casi con “Mca presunti” (1 Frosinone, 3 Latina, 1 Rieti, 6 Roma, 5 Viterbo) in quanto i tubi, le caldaie, le condutture e le canne fumarie sono state installate prima degli anni 80. Sempre scorrendo i dati, il dipartimento segnala che da un controllo effettuato sul database delle scuole statali risulta che su 1.382 schede inserite nel sistema (una scheda corrisponde a un edificio), 211 vengono riconosciute positive alla presenza di Mca (auto-segnalato riscontrato in fase di sopralluogo e riconosciuto come presunto) di cui 207 edifici scolastici con presenza di Mca classificato compatto e 40 edifici con presenza di Mca friabile. Malgrado la normativa italiana abbia proibito nel 1992 la vendita e la produzione dell’amianto e dei materiali che lo contengono, il rischio di esposizione a tale minerale permane tuttora. Ciò non implica che tutti gli edifici contenenti amianto siano inquinati da fibre, anche perché nella maggioranza dei casi si tratta di Mca con matrice compatta unanimemente considerati meno pericolosi perché non in grado di rilasciare facilmente le fibre in aria se non disturbati con attrezzi meccanici.
03/11/2016