E’ l’Albalonga di Chiappara l’unica squadra castellana a sorridere dopo una decima giornata di Serie D che ha regalato sicuramente più dolori che gioie. Il team del patron Bruno Camerini infatti sbanca il campo del Latte Dolce per 3-1 e consegue la sua quinta vittoria consecutiva, rimanendo in vetta alla classifica del girone G. Il gol di Jacopo Succi ha aperto le marcature, poi una doppietta di Roberto Delgado (il primo gol su rigore) ha chiuso i conti. Proprio l’ex Ostia Mare Succi, schierato per l’occasione nel tridente d’attacco (stante l’assenza dell’infortunato Cruz) a dispetto del suo ruolo di esterno difensivo, commenta la bella vittoria in terra sarda. “Abbiamo iniziato molto bene la partita e dopo dieci minuti eravamo già sul doppio vantaggio”. Il suo gol è arrivato sugli sviluppi di una rapida ripartenza conclusa da un tiro di Bernardi respinto corto dal portiere: Succi si è avventato sul pallone e ha siglato la sua prima marcatura stagionale. “Una rete che dedico alla mia fidanzata Zori che mi segue sempre” spiega l’esterno classe 1994 che poi prosegue la sua analisi. “Il Latte Dolce è tornato in partita verso la fine del primo tempo probabilmente sull’unica vera occasione creata, ma nella ripresa abbiamo ripreso il pallino del gioco in mano e ancora Delgado, autore del rigore con cui eravamo andati sul 2-0, ha realizzato il gol del definitivo 3-1”. L’Albalonga continua a veleggiare in vetta ad una graduatoria che comunque rimane cortissima e che vede sei squadre raccolte in appena tre punti. “Ma in questo momento il valore della classifica è relativo. Quello che conta davvero – spiega Succi – è che continuiamo a crescere in maniera evidente e stiamo assorbendo i meccanismi di mister Chiappara, un allenatore che conosco bene e che può portarci lontano”. Probabilmente il legame con il tecnico è stato decisivo nella scelta dell’ex Ostia Mare di approdare all’Albalonga. “Quest’anno sapevo di dover sfruttare le possibilità che arrivavano nel corso della stagione visto il valore del nostro organico – spiega Succi – Ma il mister sa che do il massimo in settimana per farmi trovare pronto quando serve”. Nel prossimo turno l’Albalonga è attesa dal big match interno contro L’Aquila, una sfida che s’annuncia spettacolare e ricca di contenuti tecnico-agonistici. Passando al Girone H, è scuro in volto il presidente del Città di Ciampino Cececotto quando si presenta in sala stampa al termine della gara persa dai suoi contro il Potenza. Arrabbiato, stavolta sì, ma non tanto per la sconfitta: quello che non digerisce è l’atteggiamento di alcuni suoi giocatori, e non ha paura a dirlo di fronte alle telecamere. “Come ho ripetuto più volte in questo avvio di stagione”, commenta Cececotto, “ogni domenica ci troviamo ad incontrare squadre costruite con un budget quattro volte superiore al nostro, quindi sapevamo che avremmo incontrato delle difficoltà. Aggiungiamoci il fatto che oggi (domenica n.d.r.), contro la quarta in classifica, nonostante il risultato abbiamo tenuto bene per tutto il primo tempo, pur avendo perso dopo appena 2 minuti Fiore per infortunio. Mattia è un giocatore importante per noi, perché riesce a tenere alto il gioco, e senza di lui l’allenatore ha dovuto ridisegnare la squadra già in partenza. Al di là di questo, però, quello che non tollero è l’atteggiamento sbagliato di alcuni giocatori in campo. Dico sempre che si può vincere o perdere, ma le sconfitte hanno senso solo se arrivano in un certo modo. Quando vedo che nonostante lo svantaggio si tenta la giocata fine a se stessa o il tunnel all’avversario, allora non ci sto: a quel punto sono io a cambiare atteggiamento, e non difendo più i giocatori come ho fatto fino ad ora”. Invariata la fiducia nell’allenatore e nella dirigenza, la rabbia di Cececotto stavolta è tutta verso i giocatori in campo: “Domenica scorsa, di ritorno da Francavilla, ho avuto un confronto con il DG Moroncelli e con mister Santoni durante il quale ho ribadito loro il mio pensiero: dobbiamo mantenere la calma a livello societario e fare quadrato, perché era scontato che avremmo avuto delle difficoltà iniziali. Io credo ancora nella salvezza, ma prima devono crederci quelli che scendono in campo ogni domenica, altrimenti non si va da nessuna parte. In questo momento una cosa è certa: si è partiti con Moroncelli e Santoni e si arriverà alla fine con Moroncelli e Santoni. Posso cambiare anche tutta la rosa, ma loro non si toccano. Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire, e so che soffriremo fino alla fine: metterei la firma per arrivare a due punti dai play out all’ultima giornata, perché se riusciremo a rimanere aggrappati alla zona salvezza senza sprofondare nelle sabbie mobili avremo fatto un miracolo. Noi abbiamo molti giocatori giovani, e molti che dovevano dimostrare di valere la categoria: beh, oggi alcuni di loro stanno mancando. Non mi piace parlare dei singoli, ma quando dico che lo zoccolo duro di questa squadra è composto da Citro, Martinelli e Carnevali un motivo c’è: loro hanno sposato questa causa e non mi deludono mai a livello di atteggiamento, e questa per me è la cosa più importante. Ripeto, io gli errori posso accettarli, ma l’atteggiamento sbagliato in campo no, quello da oggi non lo accetto più”. Nello stesso raggruppamento, perde ancora il Cynthia contro i potentini dell’AZ Picerno. I genzanesi sono in crisi nera e sembrano non riuscire più a trovare una via d’uscita da una situazione che inizia a farsi davvero preoccupante. La classifica rischia di compromettersi inesorabilmente e serve tornare a conquistare quanto prima qualche punto prezioso. Domenica prossima al comunale di Genzano arriva un Gelbison galvanizzato dalla vittoria di Nardò. Servirà un’impresa.
07/11/2016