Ha chiamato la Polizia di Stato riferendo che ignoti erano entrati in casa del fratello defunto da due anni rubando munizioni fucili e pistole. Ad effettuare il sopralluogo ieri, sono stati gli agenti del Commissariato di Velletri, con i colleghi della squadra scientifica, i quali dopo una breve ispezione dei luoghi si sono insospettiti per l’assenza di segni di effrazione evidenti e per il fatto che dall’interno dell’abitazione, oltre alle armi, nulla era stato portato via. Ascoltando l’anziano denunciante è emersa un’altra “verità”. Incalzato dalle domande degli investigatori P.D.L.., 72enne custode di un agriturismo, è apparso nervoso e contradditorio; nella circostanza uno dei poliziotti ha notato uscire dalla tasca una parte di quella che sembrava essere un’arma. Perquisito è stato infatti trovato in possesso di una pistola munita di caricatore, carica con 5 cartucce, arma presente nell’elenco di quelle che aveva appena denunciato rubate dalla casa del defunto fratello. E’ stato subito disarmato e la pistola calibro 22 messa in sicurezza dai poliziotti. Immediata è scattata poi la perquisizione presso il suo domicilio, in una azienda agrituristica di Genzano; qui gli agenti, diretti dal vice questore Angela Spada, hanno trovato, ben occultati in un ripostiglio 4 fucili di precisione con munizionamento; a casa del nipote acquisito che abita nelle campagne di Lariano hanno trovato un borsone pieno di munizioni, polvere da sparo e strumenti di pulizia per i fucili da caccia e alcuni pezzi di vetro delle finestre danneggiate. Quest’ultimo è stato denunciato, per detenzione abusiva di armi e ricettazione, mentre per P.D.L., veliterno di 72 anni, con alcuni precedenti penali,è scattato l’arresto per il reato di porto e detenzione abusiva di armi, ricettazione e simulazione di reato, si trova ora rinchiuso nel carcere di Velletri, dove dovrà rispondere dei gravi reati contestatigli dagli agenti del commissariato veliterno.
07/11/2016