Non era una decisione scontata. Alla commissione elettorale, infatti, fanno parte due consiglieri di maggioranza, uno di opposizione ed il Sindaco che la presiede. Se non c’erano dubbi sulla decisione che avrebbero preso il primo cittadino, Maria Grazia Ciolfi e Antonino Leotta, che da sempre si sono schierati per il sorteggio, c’erano incertezze sulla decisione di Andrea Marchiella. Una volta che anche il consigliere di Fratelli d’Italia si è detto favorevole al sorteggio, definendolo un metodo più trasparente, tutto è filato liscio.
La commissione elettorale ha provveduto a sorteggiare tramite sistema informatico 356 persone, più 356 eventuali supplenti. Sempre il sistema informatico ha affidato a ciascun estratto il seggio in cui è chiamato a prestare servizio. Il numero è più basso rispetto a quello delle elezioni comunali (588) perché per il referendum sono previsti tre (e non quattro) scrutatori a seggio, tranne per quelli speciali che ne contano invece due.
«L’impegno – continua la consigliera Ciolfi – che ci siamo presi è quello di andare ad aggiornare l’albo degli iscritti. Cogliamo l’occasione per invitare i cittadini non interessati a svolgere tale mansione a recarsi negli appositi uffici per cancellare il proprio nome. La cancellazione automatica, infatti, avviene solamente in caso di morte o per perdita dei diritti». Quest’anno, in vista del referendum, sono state cancellate 90 persone.
Sfumata ogni polemica relativa alla comunicazione da parte di una funzionaria comunale presente alla commissione secondo la quale da una nuova legge in vigore non sarebbe più possibile per i componenti della commissione elettorale decidere tra sorteggio e nomina diretta. Circolari alla mano, è venuto fuori che la legge prevede la possibilità di procedere tramite estrazione solamente nel caso in cui sia la decisione unanime della commissione elettorale. Visto il parere favorevole dell’unico consigliere di opposizione presente, la questione si è risolta velocemente. Soddisfazione espressa anche dal Sindaco Damiano Coletta che ha apprezzato l’atteggiamento dell’opposizione.