Il caso, analizzato prima dalla Procura di Velletri e poi da quella contabile, riguarda l’omessa riscossione degli oneri concessori dovuti dai costruttori per i permessi a costruire ottenuti, non essendo state loro applicate, tra il 2005 e il 2010, sanzioni per i ritardi nei versamenti e non essendo state escusse per morosità le polizze fideiussorie. Per il Nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di finanza, in Comune su tale fronte si era costituito un vero e proprio sistema. Gli inquirenti contabili hanno così indagato l’architetto Anna Ferrazzano, dirigente all’epoca del settore edilizia privata e urbanistica, il geometra Bruno Secondo Lombardi, coordinatore dell’ufficio per la gestione dei controlli sui versamenti degli oneri concessori e degli atti fideiussori, Sara Di Micco, responsabile dell’ufficio recupero degli oneri, e l’istruttore amministrativo Anna Maria Falanga, incaricato di coadiuvare Di Micco. Sempre per le Fiamme gialle, tali dirigenti e funzionari avrebbero dato prova di “disinvolta noncuranza e di scarsa attitudine a ricoprire un ufficio pubblico”. Tanto che su 42 pratiche esaminate 18 sarebbero risultate irregolari. Per gli inquirenti contabili, il mancato incasso delle somme per gli oneri concessori e di costruzione sarebbe stato “omesso dolosamente”. Il danno ipotizzato inizialmente era di 364.528 euro, di cui i quattro, mandati a giudizio, erano stati chiamati a rispondere. Verificate poi ulteriormente solo le somme ormai prescritte, dunque quelle che il Comune di Pomezia non potrà più recuperare, il danno è stato circoscritto a 98.760 euro. Le spiegazioni date dai funzionari e dirigenti, che hanno additato altri come responsabili dell’accaduto o addebitato tutto al caos degli uffici comunali, non hanno convinto i giudici. La Corte dei Conti del Lazio, battendo sull’”assoluto disinteresse” che i quattro avrebbero dimostrato nello svolgere le loro attività e ritenendo che avessero agevolato negli uffici “il massimo lassismo”, hanno condannato Ferrazzano a risarcire 39.504 euro, Lombardi 26.628 euro, e Di Micco e Falanga 14.814 euro a testa.
Corte dei Conti, 100 mila euro di danni
Urbanistica “allegra” al Comune di Pomezia, 4 funzionari condannati
Urbanistica gestita in maniera allegra, per anni, tanto da far perdere al Comune di Pomezia un fiume di denaro, in parte anche per sempre, essendo andate alcune somme in prescrizione. Con queste accuse la Corte dei Conti ha indagato e ora condannato quattro dirigenti e funzionari dell’ente locale, chiamati ora a pagare allo stesso Comune quasi 99mila euro.
10/11/2016
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