È un Fabio Fucci scatenato contro la Regione Lazio quello che pochi minuti fa ha risposto al commissariamento regionale sulla questione abusi edilizi in via Romualdi e via Almirante. La Regione ha definito il Comune di Pomezia “omissivo” per non aver fatto tutti i controlli richiesti su sette sottotetti di altrettante palazzine della zona, per verificare che non siano stati trasformati in appartamenti. Il Comune, dichiara la Regione, a gennaio ne ha controllati soltanto due. Così ha inviato un commissario che prenderà in mano tutte le carte e si sostituirà agli uffici di Pomezia per valutare la vicenda. Secondo Fucci si tratta soltanto di un attacco politico dell’ente governato da Nicola Zingaretti nei confronti della sua giunta.
«Prendiamo atto dell’ennesimo attacco politico della Regione Lazio nei confronti della nostra Amministrazione – sostiene infatti il sindaco di Pomezia – In questi anni ci siamo trovati spesso, soprattutto in materia di urbanistica, ad affrontare le conseguenze di una politica che per anni è andata a braccetto di speculatori edilizi, che hanno pensato esclusivamente ai loro interessi senza tutelare il bene pubblico. In particolare, sulla vicenda in oggetto, i responsabili dei permessi a costruire rilasciati tra il 2006 e il 2007 sono rimasti impuniti grazie alla prescrizione. La sentenza del Tribunale di Velletri n. 2500/2014 chiude infatti il procedimento penale a carico degli indagati e mantiene in piedi quello amministrativo rimandando al Comune l’accertamento degli eventuali abusi edilizi”. “Dalle verifiche effettuate dai nostri uffici tecnici è emerso che le difformità riscontrate, vale a dire i due piani in più, non hanno comportato un aumento di cubatura rispetto alle previsioni originarie, non costituendo quindi variante. Con la delibera di Consiglio comunale del 29 settembre 2015, con cui il Comune ha integrato gli indici edilizi delle Norme Tecniche di Attuazione del Comparto D, si è ristabilita una situazione di regolarità», sostiene il sindaco, rivendicando un atto che in passato ha suscitato non poche polemiche, perché ha modificato le norme urbanistiche rendendo regolari “a posteriori” i permessi edilizi. «È bene ricordare infatti che gli immobili, negli anni, sono stati acquistati e abitati da nostri concittadini, vere “vittime” di una gestione scellerata delle passate amministrazioni e delle cooperative coinvolte».
«È la stessa Regione inoltre a riconoscere, nella delibera di nomina del Commissario ad acta, che un’eventuale procedura di annullamento regionale dei permessi a costruire “si rivelerebbe gravemente penalizzante per cittadini espostisi incolpevolmente a irregolarità edilizie causate da errate procedure abilitative esercitate dal Comune di Pomezia” con il rilascio dei permessi a costruire datati 2006-2007». «La nostra Amministrazione lavora da sempre per l’interesse pubblico – continua il Sindaco – e questa vicenda non fa certo eccezione. La Regione ci ha chiesto infatti accertamenti sugli immobili: verifiche attuate dagli uffici tecnici e dalla polizia locale a gennaio e maggio 2016. Perché quindi la nomina di un commissario ad acta?». «Zingaretti ha preso la malsana abitudine di sostituirsi al Comune di Pomezia sui temi urbanistici per contrapposizione politica – conclude Fucci – A lui dico: se aveva il desiderio di governare il territorio di Pomezia poteva candidarsi a Sindaco nel 2013. Ancora una volta la Regione Lazio ha voluto aggredire il nostro territorio proprio nel momento in cui abbiamo ristabilito legalità e trasparenza: dove era quando a Pomezia arresti e indagati per una gestione illecita dell’urbanistica erano all’ordine del giorno?».