Per quanto riguarda la posizione di Pasquale Maietta, la richiesta di arresti passerà per la giunta per le autorizzazioni a procedere alla Camera. «Senza autorizzazione della Camera – come recita l’articolo 68 della Costituzione – alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza». Il deputato di Fratelli d’Italia, dunque, è nelle mani dei 21 deputati dell’apposita commissione che decideranno entro un mese e potrebbe anche essere ascoltato.