E’ bastato un copioso temporale per far finire Latina sott’acqua e paralizzare il traffico in diversi punti del capoluogo. Lo scorso nove novembre i danni non hanno risparmiato strutture pubbliche e private ma la situazione più critica si è vissuta – neanche a dirlo – alla rotonda dell’Aviatore. Proprio la rotatoria di fronte al centro commerciale Latinafiori è stata sommersa. L’acqua ha raggiunto livelli molto alti, arrivando addirittura allo sportello delle macchine in circolazione. Alcuni mezzi sono rimasti “in panne” proprio al centro della rotonda. A farne le spese sono stati, in particolare, un’auto e il furgone di un corriere espresso. La circolazione a ridosso del centro commerciale Latinafiori è stata bloccata, con la Protezione Civile costretta a deviare il traffico su strade alternative. La situazione è tornata alla normalità solo intorno alle 14.30. I disagi, comunque, non sono stati registrati solo alla rotonda dell’Aviatore ma un po’ in tutte le rotatorie cittadine. Inconvenienti più o meno simili hanno riguardato anche la rotonda di accesso ai quartieri Nuova Latina e Nascosa, così come quelle di viale Le Corbusier, con le auto costrette a spostarsi sulle corsie esterne per non rischiare di restare bloccate. Paura anche per l’innalzamento del livello di alcuni canali nella periferia della città, con alcuni utenti che lamentano la scarsa manutenzione e la presenza di arbusti e sterpaglie. Sott’accusa il sistema di raccolta delle acque piovane. Spesso le scoline a bordo strada sono intasate e non si registrano interventi di spurgo negli ultimi mesi. La conseguenza sono le immagini pubblicate e la particolarità, segnalata nei quartieri della Nuova Latina, dell’acqua che fuoriesce proprio dalle scoline che dovrebbero invece raccoglierla. ù
Piove, e la scuola s’allaga
I violenti temporali dei giorni scorsi hanno mostrato un altro volto fragile della città di Latina, quello legato all’impiantistica scolastica. Mentre molte rotonde si allagavano, infatti, erano diverse le scuole in cui ci si è dovuti ingegnare con secchi e cartoni per raccogliere l’acqua che colava dal soffitto. In molti casi alcune zone sono state transennate per il rischio che potesse crollare l’intonaco.
Una delle situazioni più critiche si è verificata nella scuola dell’infanzia comunale San Marco in pieno centro, gestito dalle suore ausiliatrici. In uno dei corridoi della scuola dagli infissi dei finestroni l’acqua è scesa copiosa e il personale ha dovuto posizionare delle bacinelle per contenere i danni in un momento in cui i bambini erano ancora nelle classi. Il problema, secondo quanto ci segnalano i genitori che hanno avuto delucidazioni, deriva in parte dagli infissi vecchi e usurati, in parte dalle grondaie otturate che non permettono all’acqua di fluire. E’ il tasto dolente della manutenzione ordinaria che non viene effettuata e per la quale il Comune ha previsto una spesa complessiva di 360mila euro per tutte le scuole. Una pulizia che non sempre è stata effettuata visto che lo scorso anno, nonostante giornate di pioggia insistente nessun problema si era verificato.
Altro problema frequente è quello degli intonaci che cedono alla muffa per le infiltrazioni di umidità: sempre alla San Marco in una parte della palestra ci si è ingegnati con le bacinelle ma una porzione di parete è ormai mangiata dall’umidità. Muffe e infiltrazioni sono segnalate anche alla scuola primaria e secondaria di via Tasso dell’Istituto comprensivo numero cinque. “Ci sono almeno tre punti di ingresso dell’acqua – spiega il dirigente Nino Leotta – tra cui la parte di ingresso della scuola media dove sono state posizionate bacinelle e un punto dell’entrata principale della scuola. Sono problemi che i tecnici del Comune conoscono bene e che sarà difficile risolvere se non si mette mano al tetto per rifare la guaina”.
I violenti temporali dei giorni scorsi hanno mostrato un altro volto fragile della città di Latina, quello legato all’impiantistica scolastica. Mentre molte rotonde si allagavano, infatti, erano diverse le scuole in cui ci si è dovuti ingegnare con secchi e cartoni per raccogliere l’acqua che colava dal soffitto. In molti casi alcune zone sono state transennate per il rischio che potesse crollare l’intonaco.
Una delle situazioni più critiche si è verificata nella scuola dell’infanzia comunale San Marco in pieno centro, gestito dalle suore ausiliatrici. In uno dei corridoi della scuola dagli infissi dei finestroni l’acqua è scesa copiosa e il personale ha dovuto posizionare delle bacinelle per contenere i danni in un momento in cui i bambini erano ancora nelle classi. Il problema, secondo quanto ci segnalano i genitori che hanno avuto delucidazioni, deriva in parte dagli infissi vecchi e usurati, in parte dalle grondaie otturate che non permettono all’acqua di fluire. E’ il tasto dolente della manutenzione ordinaria che non viene effettuata e per la quale il Comune ha previsto una spesa complessiva di 360mila euro per tutte le scuole. Una pulizia che non sempre è stata effettuata visto che lo scorso anno, nonostante giornate di pioggia insistente nessun problema si era verificato.
Altro problema frequente è quello degli intonaci che cedono alla muffa per le infiltrazioni di umidità: sempre alla San Marco in una parte della palestra ci si è ingegnati con le bacinelle ma una porzione di parete è ormai mangiata dall’umidità. Muffe e infiltrazioni sono segnalate anche alla scuola primaria e secondaria di via Tasso dell’Istituto comprensivo numero cinque. “Ci sono almeno tre punti di ingresso dell’acqua – spiega il dirigente Nino Leotta – tra cui la parte di ingresso della scuola media dove sono state posizionate bacinelle e un punto dell’entrata principale della scuola. Sono problemi che i tecnici del Comune conoscono bene e che sarà difficile risolvere se non si mette mano al tetto per rifare la guaina”.
16/11/2016