Il locale offriva un variegato menu di carne e pesce e aveva una cospicua clientela ormai affezionata, soprattutto per via dei prezzi più bassi che il ristorante-associazione culturale poteva offrire rispetto ai concorrenti. Secondo la Finanza, per gli anni di imposta 2014 e 2015, sarebbero stati nascosti allo Stato oltre 300mila euro di ricavi e sarebbe stata evasa l’iva per circa 50mila euro “praticando – scrivono le Fiamme Gialle di Velletri – grazie al risparmio conseguito con il mancato versamento delle imposte, prezzi più bassi ai danni degli operatori economici rispettosi delle regole”. Ammonterebbero inoltre a più di 110mila euro le somme incassate solo nel 2016, sfuggite da ogni contabilizzazione.