Due le date da segnare in agenda per questo fine settimana in compagnia del teatro. Dopo l’esordio con “Frammenti di scena” dello scorso 26 novembre, prosegue la rassegna “Finestre di Teatro” organizzata da Opera Prima Teatro, che rientra nella più ampia rassegna “Emergenze e Dintorni della scena”, giunta alla decima edizione e promossa in collaborazione con ATCL, MIBACT, e Regione Lazio per la Cultura. Venerdì 16 dicembre alle ore 18, e in replica alle ore 21, Cantiere dell’Arte presenta “Amò ti lovvo ma ti mollo!! Forse!”, frutto del laboratorio diretto da Giuseppe Licausi. Sono infatti i laboratori i protagonisti di questa stagione di Opera Prima Teatro, che ha voluto porre l’accento sul lavoro che viene portato avanti da interessanti realtà di Latina e provincia, dedicando loro uno spazio, una “finestra” appunto, all’interno del proprio cartellone.
“Amò ti lovvo ma ti mollo!! Forse!” è un musical da camera scritto da Joe Di Pietro, dal titolo originario “I love you, you’re perfect, now change” e trasposto in italiano da Marco Simeoli in “Ti amo, sei perfetto, ora cambia”. Gli allievi del laboratorio di Licausi hanno ripreso il testo attribuendogli un titolo che gioca con lo slang giovanile senza perdere di vista l’importanza di confrontarsi con un interessante pièce del panorama teatrale internazionale. Il musical di Di Pietro è infatti il secondo musical, per longevità, tra quelli prodotti Off-Broadway. Il successo di questo spettacolo è stato tanto universalmente riconosciuto da fargli avere ben tredici traduzioni in tutto il mondo, tra cui l’ebraico, il coreano, il finlandese e il mandarino. Lo spettacolo è una ironica analisi dei rapporti di coppia, che parte dai tormenti dell’essere single, del primo appuntamento, del matrimonio, dei suoceri, fino ad arrivare alla fine di un amore. Tra una risata ed un momento di riflessione gli attori del Cantiere dell’arte proveranno a raccontare tutto ciò che avete sempre pensato di appuntamenti, romanticismo, matrimonio, amanti, mariti, mogli e parenti, ma avete sempre avuto paura di ammettere. E così a fine spettacolo verrà naturale chiedersi: “Ma stavano parlando di me?!”.
Domenica 18 dicembre, alle ore 18,30 torna l’appuntamento con la danza. Protagonisti del palcoscenico di via dei Cappuccini 76, Francesca Foscarini e Andrea Costanzo Martini, in “Vocazione all’Asimmetria”, che rientra nell’ambito del progetto “Recitar-Danzando 2016-2017” promosso dall’ATCL.
Dice Emmanuel Lèvinas che nel semplice incontro di un uomo con l’Altro si gioca l’essenziale, l’assoluto: nella manifestazione, nell’ epifania del Volto dell’altro scopro che il mondo è mio nella misura in cui posso condividerlo con l’Altro. Da questa tensione, da questa impossibilità di sottrarsi all’Altro, che il filosofo lituano chiama “asimmetria”, prende origine e si sviluppa il nuovo lavoro di Francesca Foscarini, “Vocazione all’Asimmetria”, un lavoro in forma di duo che si rivela cautamente, in un alternarsi di assoli e momenti insieme, di tempi per mostrarsi e di tempi per incontrarsi, di scoperta di quello che divide e di ricerca di quello che unisce e forma un Noi possibile. I due danzatori, nel desiderio di essere con l’Altro ma anche nella resistenza ad annullarsi, nell’alternarsi di esserci e non esserci, di essere per sé e essere per gli Altri, accompagnano lo spettatore in una visione attiva e partecipata di una continua trasformazione di identità e di ruoli che si manifesta in quel tempo dell’accadere che è il presente, e attraverso lo sguardo, la voce, il farsi e il disfarsi della danza, svela, nasconde, rivela quell’alterità che sempre si cerca, che sempre ci sfugge.
La cura della tecnica è affidata a Luca Serafini, le musiche originali sono di Andrea Cera e l’accompagnamento alla ricerca di Chiara Bortoli. Il costo del biglietto di ingresso è di 10 euro. Info e prenotazioni ai numeri 347.3863742- 347.7179808.