“Un passo avanti verso la gestione pubblica dell’acqua”, secondo il sindaco Fucci. “Una cambiale in bianco”, secondo i consiglieri di opposizione. Sarà Acea Ato 2 l’unico gestore del servizio idrico di Pomezia, con un anticipo di due anni sulla scadenza del contratto con l’ex Edison Spa. Per ben quattro ore il Consiglio comunale è stato fermo sul primo punto all’ordine del giorno che comportava il passaggio delle consegne tra i due enti gestori. Un passo che secondo la normativa vigente prima o poi andava fatto. La legge prevede, infatti, che i Comuni che ricadono nello stesso ambito territoriale (detto “Ato”) facciano gestire il servizio idrico tutti alla stessa società. Nel caso dell’Ato 2 è, appunto, Acea.
Acea Spa è una società per azioni partecipata al 51% dal Comune di Roma. Le restanti quote sono suddivise tra Gdf Suez S.A. (23,3%), Francesco Gaetano Caltagirone (5%) e il 20,7% di azionisti minori. Meno di un mese fa Acea ha comunicato di aver avviato le azioni preparatorie all’acquisizione del 100% di Idrolatina Spa (il socio privato che detiene il 49% di Acqualatina).
Proprio la partecipazione maggioritaria di Roma Capitale, oggi amministrata dalla 5Stelle Virginia Raggi e dalla sua Giunta, ha indotto il sindaco di Pomezia, nel suo intervento in Consiglio comunale, a dichiarare che “Anche noi (pometini, ndr) siamo un po’ azionisti di maggioranza”.
Il passaggio della gestione del servizio idrico di Pomezia ad Acea, in ogni caso, comporterà dei vantaggi per i pometini. Secondo quanto detto dal sindaco in assise, infatti, la società si è impegnata a far arrivare l’acqua potabile entro il 2018 a tutte le zone della città che ancora non sono raggiunte dalla rete idrica comunale. Tra queste anche la zona di Monachelle, a cui Acea farà arrivare l’acqua entro il 31 dicembre del 2017. La stessa località per cui la Spa, nel febbraio del 2015, al comitato di quartiere rispondeva di non avere disponibilità di acqua potabile, che anzi doveva essere garantita a un quartiere di nuova costruzione. Ma poco male: entro due anni la situazione dovrebbe essere risolta per tutti.
L’opposizione, comunque, si è rifiutata di approvare la delibera. L’atto, che dà l’assenso al passaggio di consegne anticipato e dà incarico al dirigente Renato Curci di sottoscrivere l’accordo con la ex Edison e Acea, è stato definito dalla consigliera del Pd Imperia Zottola “una cambiale in bianco”.
La ex Edison non cederà gratis ad Acea la gestione della rete idrica, ma al momento non si sa a quanto ammonti il “prezzo” dell’operazione. Un passaggio, quello della gestione del servizio di acquedotto, che come detto sarebbe dovuto avvenire comunque nel 2018 e per cui oggi, stando all’accordo e alle parole dette in aula dal consigliere dem Omero Schiumarini, il precedente gestore otterrà da Acea un corrispettivo in percentuale. Ma del valore di questa transazione a oggi non trapela nulla e la sua quantificazione è rimandata a una discussione successiva tra il dirigente comunale e le società. I “dettagli”, quindi, sono demandati al funzionario mentre il Consiglio comunale (almeno quei consiglieri che la delibera l’hanno votata, cioè i 5Stelle) si è limitato a dare il suo via libera.