In particolare, l’ordinanza si riferisce a “situazioni potenzialmente insalubri quali la presenza di cumuli di sanza, stallatico solido, sfalci d’erba o altri vegetali non coperti, ristagno di acque e di percolato, che comportano disagi nell’area industriale (zona ex Caffarelli)”. L’atto non è stato pubblicato all’albo pretorio on line.
Erano stati gli stessi titolari delle aziende, una cinquantina sulle 120 presenti , facenti parte del consorzio Ciap, a dare l’aut aut all’amministrazione: o si risolveva il problema dei cattivi odori, o molte aziende avrebbero lasciato Aprilia. “Una situazione su cui non abbassiamo la guardia – ha commentato a margine l’assessore alle attività produttive Vittorio Marchitti – e sulla quale ci siamo impegnati con tutti gli imprenditori del comparto industriale interessato”.