Dell’argomento si è discusso nella riunione di Consiglio di ieri, 22 dicembre.
«Una seduta – chiosa il leader della lista civica Costruiamo il Decentramento – che non lascia spazio a dubbi sulla volontà dell’Amministrazione di essere ferma e chiusa nelle sue posizioni oltre che reticente al dialogo e al confronto». Dopo un’ interrogazione presentata nell’ultima riunione dell’Assise non discussa per motivi di tempo Cecchi, tacciato dalla maggioranza di accanimento sulla questione, è tornato ieri ad interpellare l’Amministrazione Colizza sull’argomento matrimoni civili tramite una mozione. Bocciata dalla maggioranza. «Ritenevo necessario un confronto costruttivo finalizzato alla riformulazione di un regolamento che, nel mio parere, risulta castrativo per il territorio e le attività di ristorazione che intendono candidarsi a sedi per i matrimoni civili» sottolinea evidenziando come in molti tra i Comuni vicini ma anche in siti di grande prestigio della Capitale, le tariffe applicate siano notevolmente inferiori. «Dalla maggioranza – aggiunge Cecchi sottolineando come sia inopportuno escludere la delegazione di Frattocchie dal novero delle sedi comunali – la comunicazione che il costo in questione verrà pagato non dagli sposi ma dal gestore dell’attività di ristorazione. E’ una cifra troppo alta, immagino possa creare difficoltà alle aziende».