Al Pranzo del Natale Solidale, una tradizione arrivata quest’anno al ventennale, hanno partecipato venerdì scorso un centinaio di persone, una giornata serena e fatta di calore, di sentimento, come in una grande famiglia. Nel ristorante “Cacciani “, come ogni anno, si sono ritrovate a festeggiare insieme le feste, famiglie in disagio, persone che vivono in strada, stranieri ed anziani soli. Quest’anno la solidarietà si è estesa anche ai paesi colpiti dal terremoto. In particolare ad una piccola frazione di Norcia, Frascaro: 60 abitanti e 20 case di cui 18 rase al suolo, come distrutta è stata la chiesetta risalente al 1300 ed un prosciuttificio che dava lavoro ai residenti. Una delegazione della frazione, invitata a Frascati, non è potuta intervenire all’ultimo momento, ma sono stati idealmente presenti attorno all’incontro non solo gli abitanti di Frascaro, ma tutti quanti sono stati colpiti dal sisma. Il pensiero dei presenti è infatti andato soprattutto a chi ha perso gli affetti più cari sotto i crolli causati dal terremoto. Il legame con la piccola frazione di Norcia ed i suoi abitanti a Frascati è rappresentato da Don Baldassare Pernice, in passato a lungo responsabile della Caritas Diocesana ed ora parroco della Chiesa San Giuseppe Lavoratore di Cocciano che ha raccolto con l’aiuto dei suoi parrocchiani, indumenti e generi di prima necessità che sono stati destinati ai terremotati. Per aiutare proprio i frequentatori della Caritas, venti anni fa, Massimo Ciani, allora assessore al Commercio del Comune tuscolano, ebbe l’idea di far sentire il Natale anche a quanti non lo avrebbero festeggiato, mettendo in moto una macchina della solidarietà che non si è più fermata. Artigiani e commercianti (Castelli, Ceralli, Milletti, zio Jack Veleno, Doppio Kaos, azienda De Sanctis, tipografia Giammarioli) e i ristoratori (Cacciani, Zarazà, i Maroncio, L’altra Tappa, La Vecchia Frasca, i due Furiosi) offrono tutto quanto serve ad allestire un pranzo solidale, per circa 150 ospiti. Dal pane ai dolci, dalla pasta, alla carne al vino. ” Al pranzo hanno partecipato persone – afferma Massino Ciani – storico edicolante della cittadina tuscolana, invitate dai centri di ascolto di varie parrocchie, dai Frati francescani, dalla Caritas e altre associazioni di volontariato locali “. Al pranzo hanno partecipato famiglie con bambini e ragazzi, molti stranieri dell’est, africani e diverse famiglie e persone singole italiane. Nel pomeriggio del 23 dicembre si è tenuta anche la tombola con i premi messi a disposizione dai negozianti e dai cittadini. Solidarietà, vicinanza, condivisione sono gli ingredienti di questa iniziativa che ha anche lo scopo di sensibilizzare i giovani a realtà meno fortunate. Sono i ragazzi giovani e giovanissimi, anche di 12 e 13 anni che hanno curato il servizio, servendo a tavola gli ospiti, accogliendoli al loro arrivo e aiutando in cucina lo chef di fama nazionale Leopoldo Cacciani. Ricco il menù natalizio, con antipasto misto, minestra di ceci, arrosto di carne, contorni vari, dolci natalizi e spumante dei Castelli Romani. L.S.
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