AGGIORNAMENTO – È stata la denuncia di una mamma di Aprilia, in apprensione per la scomparsa della figlia adolescente, a far scattare questa estate le indagini che hanno portato all’arresto, negli ultimi giorni del 2016, del 23enne campano Vincenzo Cioffi detto ‘o minorenne, da parte dei Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere, per i reati di violenza sessuale aggravata, lesioni personali, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
Il giovane, dopo essersi guadagnato la fiducia della vittima, l’ha ospitata presso la propria abitazione, per poi di fatto segregarla e, in una sorta di progressione criminosa, aggredirla fisicamente e abusarne sessualmente. Continue violenze sessuali, percosse, mozziconi di sigaretta spenti sulla pelle, morsi e droga. Sì perché l’orco la costringeva a fumare cannabis come rivelato da Il Mattino che ha pubblicato parte degli atti di indagine. Poi un giorno il suo aguzzino ha dimenticato di chiudere la porta con il lucchetto e lei è fuggita prendendo un treno.
Il caso della scomparsa della giovane apriliana era stata denunciata anche a «Chi l’ha visto?» dalla madre. A metà settembre la ragazzina fu ritrovata in una stazione ferroviaria del sud pontino e riaccompagnata a casa. Poi il racconto dell’incubo e la denuncia della madre ai Carabinieri. La struttura utilizzata come alloggio di fortuna “ospitava” diverse famiglie e pare che una persona si prestasse addirittura a fare da carceriere. La ragazzina avrebbe poi raccontato anche di un parente del 23enne che avrebbe assistito alle violenze ripetute.
La giovane apriliana non sarebbe stata l’unica vittima: a maggio una 15enne era stata costretta a vivere segregata in casa di Cioffi, da cui aspettava un figlio. Stessa sorte toccava alla madre di Cioffi, umiliata e vittima di violenza da parte del 23enne.