Per la prima volta dopo un quinquennio, infatti, l’Ente conclude l’anno senza far ricorso all’anticipazioni di cassa. Un risultato importante ottenuto nonostante la dura situazione finanziaria attuale, caratterizzata da una drastica riduzione dei trasferimenti erariali. Questo significa conti in ordine, meno spese di interessi passivi e possibilità di investire negli anni a venire.
“È stata invertita la tendenza al sempre continuo e maggiore ricorso all’indebitamento del Comune – spiega il sindaco Eleonora Della Penna – e per il primo anno dopo il 2012, al 31 dicembre 2016 l’Ente chiude con un saldo positivo pari a 134mila euro nei confronti della tesoreria”.
L’Anticipazione di cassa rappresenta un debito a breve scadenza verso la banca tesoriere, a cui l’ente pubblico ricorre a causa della mancanza di liquidità per far fronte alla spesa corrente, ossia quelle spese necessarie alla gestione dei servizi, la manutenzione di immobili e infrastrutture e per il funzionamento del Comune in generale.
Questo strumento non è una vera forma di finanziamento dell’Ente perché oneroso in quanto produce interessi passivi ben superiori a quelli previsti per la contrazione di mutui per specifici investimenti.
“Quando siamo arrivati – continua il Sindaco – abbiamo trovato un Ente abituato a pagare le spese ordinarie con soldi che non aveva in cassa. E così ricorreva continuamente a prestiti a breve termine della banca che producevano interessi salati, pagati sempre con le casse pubbliche, ed innescando un circolo vizioso che prima o poi avrebbe portato al collasso del sistema. Da oggi non è più così. Gestire un Comune è, con le dovute proporzioni, come mandare avanti una famiglia: chi ostenta o nasconde la propria realtà economica facendo ricorso di continuo a piccoli prestiti di banche o società finanziarie, prima o poi, tra debiti ed interessi, finisce rovinato”.