Nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia, l’Unipomezia torna a casa con un ottimo pareggio a reti bianche in casa della Valle del Tevere, che lascia completamente aperto il discorso qualificazione in vista della partita di ritorno del Comunale di Pomezia tra quindici giorni. Il match fatica a decollare in termini di occasioni da gol, la prima arriva al quarto d’ora con i padroni di casa che ci provano con Fagioli che raccoglie la respinta di Carnevalli e senza esitare scarica il destro incrociato, la sfera si perde sul fondo. La replica pometina non tarda ad arrivare, mancino di Roversi, Zonfrilli la blocca a terra. La sfida resta bloccata, Punzi e i suoi provano a imbastire l’azione per trovare il varco giusto, i padroni di casa si affidano alle ripartenze di Mamarang, Danieli e Federici. È quest’ultimo a scuotere gli spalti al 31’ con un’ottima giocata in mezzo a Casciotti e De Santis, il suo piazzato però sfiora il palo e termina a lato. Si va al riposo senza recupero. Nella ripresa parte meglio l’Unipomezia che al 9’ crea una grandissima occasione per il vantaggio: Lupi con l’esterno destro infila la retroguardia, Roversi si ritrova a tu per tu con Zonfrilli che gli chiude il tiro, sulla respinta la sfera torna al numero nove che spreca incredibilmente calciando alto con la porta sguarnita. Il match resta equilibrato, da una punizione dal limite per la Valle del Tevere, alla mezz’ora, nasce la chance di ripartenza per Valle che semina la difesa e dal limite scarica il destro, la conclusione non centra lo specchio. Nel finale la stanchezza allunga le squadre e arrivano le occasioni. Al 39’ sono Scaricamazza e i suoi a farsi vedere: G. Fiorentini crossa teso al centro, Federici riesce a controllarla, ma Casciotti rinviene e si immola per chiudergli il tiro. Sul corner successivo la sfera sfila sul secondo palo dove c’è G. Fiorentini libero di calciare, il suo tentativo termina sull’esterno della rete. I rossoblu non stanno a guardare e al 41’replicano: traversone di Morici, dalle retrovie si inserisce Cerro, il suo mancino di prima è potente ma non trova il bersaglio. In pieno recupero poi l’ultimo episodio, con il gol annullato a Tartaglione sugli sviluppi di una palla inattiva, giusta la chiamata dell’assistente. Subito dopo il triplice fischio, la finale è più che mai in bilico, bisognerà attendere quindici giorni per sapere chi si giocherà il titolo contro la vincente di Serpentara – Itri.
12/01/2017