Le associazioni del territorio hanno commemorato lo scultore Giacomo Manzù nel 26esimo anniversario della morte, avvenuta il 17 gennaio 1991. Manzù è sepolto nel giardino del museo a lui intitolato ad Ardea e nei giorni scorsi si sono ritrovati gli amici di sempre e gli estimatori del grande Maestro, la cui fama ha raggiunto anche gli Stati Uniti e il Giappone, per ricordare la figura dell’artista e dell’uomo. Erano presenti anche il Sindaco Luca Di Fiori e la vedova Manzù, Inge Schabel che da 26 anni, tutti i giorni alle 17 va a fare visita alla tomba del marito.
Nella biografia umana ed artistica di Giacomo Manzù c’è la data fondamentale del 15 ottobre 1964, quando lo scultore venne ad abitare nel territorio di Ardea fino alla sua morte. Manzù raccontava di essere stato “scelto” dal luogo, nel senso di essere stato “preso” dalla bellezza del suo paesaggio, dall’antichità della sua storia e dalla suggestione dei miti locali raccontati da Virgilio nell’Eneide (Giano, Danae, Fauno, Ulisse, ecc.). “La vita e l’arte di Giacomo Manzù sono la testimonianza di come è possibile radicarsi in un luogo, prendersene cura e rispettarlo fino a diventarne lo Spirito del luogo”, spiegano i soci dell’Ecomuseo.
18/01/2017