Indeco molla, Ecoambiente non ha i soldi per bonificare. Queste le due grosse novità da parte delle due società che gestiscono la mega-discarica di Borgo Montello-Bainsizza, a Latina, confine con Nettuno. Ne dà notizia il Comune di Latina. È dallo scorso novembre che la Indeco Srl rinuncia ad ogni ulteriore business nel cimitero d’immondizia che da quasi 30 anni appesta quella pregiata area agricola, lungo il fiume Astura. La società, per mano del suo Amministratore Unico, Giorgio Cardona “ha consegnato all’Assessore all’Ambiente Roberto Lessio una comunicazione prima dell’avvio dei lavori – fa sapere il Comune in una nota -, protocollata presso la Direzione Generale Governo del Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio in data 10 novembre 2016, con la quale la Indeco Srl ha rinunciato alla Valutazione d’Impatto Ambientale per l’AIA relativa alla sopraelevazione dell’invaso S8. La rinuncia comporta di conseguenza anche l’abbandono del progetto per la realizzazione dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di rifiuti (fabbrica che riceve i rifiuti indifferenziati e li sminuzza, preparandoli per l’interramento in discarica o per essere bruciati in inceneritori e cementifici, ndr), ipotizzato dalla medesima società in aree di sua proprietà, acquistate nel 2009”. Il documento è stato consegnato in occasione della Conferenza dei servizi convocata dallo stesso Assessore Lessio per valutare gli sviluppi del progetto di bonifica della discarica, incontro tenutosi martedì scorso 24 gennaio ed i cui esiti sono stati resi noti oggi 25 gennaio.
INDECO GETTA LA SPUGNA
“Di fatto si tratta della rinuncia della società a qualsiasi altro investimento sul sito – chiarisce il comunicato di Piazza del Popolo -. Indeco Srl, anche perché costretta dalla legge, garantirà comunque l’espletamento degli obblighi derivanti dalla gestione post-mortem degli invasi di propria competenza. Tra questi obblighi rientrano quelli della gestione dell’impianto di captazione e combustione del biogas che verrà prodotto dalla discarica negli anni a venire. Un’attività che verrà realizzata in perdita dalla società (il biogas in questione non è più interessato dagli incentivi statali dovuti alle “fonti rinnovabili assimilate”), rispetto alla quale dovrà comunque essere prodotta apposita fidejussione a favore del Comune di Latina”. E il Comune, come hanno assicurato al Caffè lo stesso Assessore Lessio e il Sindaco Damiano Coletta, starà bene attento a che la fidejussione, ossia la garanzia finanziaria della società, sia solida e controlleranno anche di persona che l’impianto ‘bio’gas venga gestito al meglio, coi dovuti controlli sulle emissioni e nel modo meno inquinante possibile. Si tratta di pozzi per captare il gas sprigionato dai rifiuti organici e di tre motori – di cui due già attivi da diversi anni – che lo bruceranno. L’attività vedrà impegnata la Indeco presumibilmente per un’altra ventina d’anni.
IL SINDACO: «CIÒ CONFERMA LA BONTÀ DEL LAVORO DI LESSIO»
Soddisfatto il Sindaco Coletta, che si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Questo documento ci dà la conferma della bontà dell’operato dell’Assessore Lessio, in coerenza con quanto abbiamo sempre affermato sulla volontà di chiudere la discarica di Borgo Montello e con l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio Comunale nel novembre del 2016. Credo sia opportuna una maggiore conoscenza dei fatti – ha affondato Coletta – e delle competenze attribuite ai vari Enti chiamati a governare la questione». Sulla telenovela del ‘bio’gas che ha visto mettere alla gogna la sua Amministrazione, Lessio in primis, il primo cittadino ricorda atti e fatti: «È stata infatti la Regione Lazio (Area Ciclo Integrato dei Rifiuti), con decisione del 9 settembre 2014 relativa all’ennesimo ampliamento “non sostanziale” della discarica (invaso S8), ad obbligare la Provincia di Latina a rilasciare la nuova autorizzazione agli scarichi in atmosfera dell’impianto di captazione e combustione del biogas prodotto dalla discarica stessa. La Provincia ha dovuto poi produrre un atto dovuto a seguito di quell’autorizzazione, mentre il Comune di Latina non ha potuto fare altro che prendere atto di tali percorsi amministrativi obbligatori».
BONIFICA IN BILICO, PROPOSTA SHOCK DI ECOAMBIENTE
Altro nodo spinoso e finora mai sciolto, la bonifica dei suoli contaminati dalla parte di discarica gestita dalla Ecoambiente: dopo anni e anni di floridissimo business, la ditta piange miseria e dice che se non le fanno continuare a lavorare altra immondizia, non bonificherà un bel niente. In sostanza, avrebbero bisogno di fare altri incassi per pagare l’operazione di pulizia e messa in sicurezza del martoriato sito. Per poterlo decontaminare, dunque, si dovrebbe continuare a lasciar fare proprio quel che ne ha provocato la contaminazione. Regione, Provincia e Comune, presenti all’incontro convocato dall’Assessore latinense Lessio all’unisono hanno opposto un secco “no”. “Rispetto all’evoluzione del progetto di bonifica tutt’oggi non completato dalla società Ecoambiente Srl – spiega il Comune di Latina – sia l’Assessore all’Ambiente del Comune che la Dirigente del Settore Ambiente della Provincia, dottoressa Nicoletta Valle, d’intesa anche con il rappresentante dell’Ufficio Bonifiche della Regione Lazio, dottor Eugenio Monaco hanno dato una precisa risposta alla richiesta della società di vedersi garantita una “continuità produttiva”: continuare a smaltire rifiuti sul sito in cambio della promessa che la bonifica verrà prima o poi completata. In assenza del completamento e della conclusione positiva del progetto già autorizzato per il sito S zero i rappresentanti dei tre Enti hanno confermato che non verrà presa in considerazione alcuna richiesta di ulteriori abbancamenti di rifiuti (meno che mai la realizzazione di altri impianti) in assenza del completamento e della certezza della conclusione positiva di tale progetto”.
BRACCIO DI FERRO CON ECOAMBIENTE
Dal canto suo la società non ci sta. “Gli amministratori della Ecoambiente – fa sapere ancora il Comune di Latina – hanno ribadito a loro volta che in assenza di ulteriori autorizzazioni di smaltimento (discarica o TMB che sia), le risorse economiche per tale completamento potranno essere garantite solo dai suoi soci”. E su questo il Comune sottolinea la singolarità dell’idea, notando che quei soci che dovrebbere metterci i soldi sono “la appena fallita Latina Ambiente e il gruppo facente capo a Manlio Cerroni: come a dire che la bonifica non verrà mai completata”. L’Assessore all’Ambiente Lessio si è impuntato ed “ha pertanto fatto mettere a verbale il fatto che verrà chiesto alla Regione Lazio un apposito incontro di approfondimento per procedere comunque alla bonifica definitiva della discarica”. All’incontro istituzionale, oltre a Regione, Provincia, Comune, società Indeco Srl ed Ecoambiente Srl, erano presenti, la ASL e l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, ARPA.