Sfuma anche l’ultima possibilità per la scuola paritaria gestita dalle suore di Borgo Carrso, che è stata al centro delle polemiche dei giorni scorsi. La Congregazione di Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore che gestiva la scuola dell’infanzia ha infatti comunicato il 28 dicembre 2016 al Comune la rinuncia per l’anno scolastico seguente. Da lì il Comune si è detto disposto ad avviare il percorso di statalizzazione della scuola, decisione che non è andata giù ai genitori che hanno protestato in consiglio ed in commissione comunale per chiedere al Comune di trovare un’altra congregazione di suore per gestire la scuola entro il 6 febbraio, data del termine delle iscrizioni. Il Sindaco, però, ha inviato una nota stampa in cui comunica l’impossibilità della soluzione. «Ho parlato con il Vescovo Mons. Mariano Crociata – spiega il Primo cittadino– il quale mi ha comunicato che il ricorso ad una eventuale nuova Congregazione non è materialmente praticabile entro il 6 febbraio, il che rende ancora più concreto il rischio che il Borgo resti scoperto dell’ordine della scuola dell’infanzia. Un rischio che può essere scongiurato con l’avvio del percorso di statalizzazione e l’acquisizione della scuola da parte dell’Istituto comprensivo Prampolini, già presente nel Borgo con l’ordine di scuola primaria. Lunedì incontrerò alcuni rappresentanti della comunità di Borgo Carso e ascolterò le loro istanze, come peraltro è già stato fatto dall’Assessore Di Muro. Va precisato che in questo momento – conclude Coletta – si sta offrendo l’alternativa di una scuola statale con insegnanti qualificati e titolati, a garanzia e a salvaguardia della comunità».