Compagni di allenamento e adesso insieme anche in cima alla classifica dei campionati nazionali Juniores di atletica leggera. Hanno colpito ancora Mattia Di Panfilo e Mario Marchei, i “gemelli diversi” del vivaio dell’Atletica Pomezia che sono riusciti nell’impresa di portare a casa altri due titoli italiani dai campionati Juniores di Ancona della scorsa settimana. Un trionfo assoluto per i due fenomeni allenati da Maura Cosso, che ha visto volare Super Mario nei 200 metri piani (21”79) e Mattia (un clamoroso 7”97 per lui) nei 60 metri ad ostacoli, senza contare il terzo oro di giornata che i due hanno conquistato nella staffetta 4×200 insieme a Davide Campana e Cristian de Luca. “Mi sentivo abbastanza nervoso prima delle batterie – ha ammesso Super Mario contattato dal Caffè di Pomezia – perché non ero accreditato col miglior tempo. Sapevo di poter disputare una buona gara ma non mi aspettavo davvero la vittoria finale”. “Poi alla batteria – ha continuato – mi sono qualificato per primo e con il miglior tempo ed è stato in quel momento che ho preso ulteriore fiducia e consapevolezza. Sono andato in finale con la decisa intenzione di vincere, ho liberato la testa e tutto è si è risolto per il meglio”. Ed è stata una finale nella quale Super Mario si è dovuto confrontare con avversari di tutto rispetto: “Avevo di fronte atleti davvero molto forti – ha spiegato – tra i quali il mio antagonista principale che in precedenza mi aveva quasi sempre battuto, il bergamasco Christian Bapou. E’stata una bella rivincita poterlo superare proprio nella finale per il titolo italiano” (Marchei lo ha bruciato sul rettilineo un attimo prima del traguardo n.d.r). “Sono arrivato a un punto – ha chiosato Super Mario – nel nel quale non si può tornare indietro e non voglio fermarmi più. Dedico questa vittoria alla mia allenatrice, a Mattia, al gruppo di allenamento e alla famiglia. Io e Mattia siamo praticamente fratelli e vederlo vincere la sua gara mi ha stimolato tantissimo quando è stato il mio turno”. Quella di Mattia Di Panfilo infatti, è stata una gara categoricamente vietata ai deboli di cuore, una gara “pazza” come lui stesso l’ha definita, giocata sul filo dei centesimi tra lui ed il fuoriclasse di Lecco Mattia Montini: “ho vissuto una giornata incredibile che sarà impossibile da dimenticare – ci ha confidato Di Panfilo – un susseguirsi di emozioni culminate con un titolo italiano (il quarto n.d.r) arrivato al fotofinish”. “Mi sentivo bene già dalla mattina – ha spiegato – basti pensare che alla prima gara delle 9,30 avevo già fatto il mio personale (8”02)”. “Da quel momento – ha proseguito – è stato un continuo testa a testa con il mio avversario diretto Mattia Montini, bravissimo anche lui a sfoderare subito il suo personale già dalla mattina (7”99), tempi che ci hanno fatto subito capire quale sarebbe stato l’andamento della giornata”. “In semifinale – ha aggiunto Mattia – ho spinto ancora di più e sono riuscito ad arrivare a 7”98 ma Montini ha piazzato subito un 7”97. Siamo arrivati in finale quindi con appena un centesimo che ci separava e tutto era ancora apertissimo. Sapevo che sarei dovuto partire con il piede pigiato sull’acceleratore perché lui fa delle partenze uno dei suoi punti di forza. Fino al terzo ostacolo ero davanti, poi il quarto l’ho preso rischiando di compromettere la prestazione, siamo arrivati al fotofinish col brivido e quando ho tagliato il traguardo non avevo ancora capito di aver vinto. Poi è arrivata l’ufficialità ed è esplosa tutta la mia gioia perché è stata una gara assolutamente non facile soprattutto sotto l’aspetto nervoso”. “E’ stata forse la gara più “pazza” che ho vinto in vita mia – ha concluso Mattia Di Panfilo – e voglio condividere questo grande successo con la mia allenatrice, con tutto il gruppo di allenamento, con la mia famiglia e la mia ragazza Gaia”.
08/02/2017