Nel solo mese di dicembre 2016 (in realtà solo in circa venti giorni del mese di dicembre viste le aperture al traffico per le feste), le telecamere poste di presidio ai varchi della Zona a Traffico Limitato del centro storico di Latina hanno inquadrato e scattato oltre 700 targhe di automobili.
Per 700 volte, quindi, lo scatto fotografico è costato 85 euro agli autori della contravvenzione, ed ogni scatto fa partire automaticamente una multa da 85 euro. Quasi 23 multe al giorno per un valore totale di 59.500 euro. Questi i dati, ancora ufficiosi (devono essere formalizzati nelle tabelle nei mesi successivi) forniti dal comando della Polizia Municipale che documenta così un successo e una certezza per il centro: se passate con il varco attivo, la multa scatterà sicuramente.
Le eccezioni ci sono, perché ogni contravvenzione viene analizzata e a volte risultano presenti le targhe di auto delle forze dell’ordine o dei servizi pubblici ancora non registrate. La multa però non è così “implacabile” e l’indotto non è così diretto.
Vuoi perché fortunatamente i tempi tecnici consentono di pagare tempestivamente evitando così aggravi. Vuoi perché le multe non vengono riscosse o vengono contestate, l’indotto attuale del flusso di contravvenzioni che deriva dalla Ztl a circa 45mila euro (cifra ipotetica, derivante da calcoli ancora parziali), ma potrebbero essere comunque molti soldi per le casse del Comune, almeno finché la cittadinanza non imparerà una regola aurea e che appare sicura e “invalicabile”: non si passa quando sul cartello luminoso della Ztl c’è scritto “Varco Attivo”. Ne sa qualcosa un signore al quale sono state contestate quasi venti contravvenzioni. Arrivato in caserma ha dichiarato di non aver compreso al contrario la segnaletica, e quindi passava quando vedeva scritto “varco attivo” mentre si stoppa a quando vedeva la scritta “non attivo”. Una confusione che di certo (anche dopo plausibili mediazioni) costerà cara a questo automobilista e quindi è bene saperlo: la Ztl non perdona.
Per 700 volte, quindi, lo scatto fotografico è costato 85 euro agli autori della contravvenzione, ed ogni scatto fa partire automaticamente una multa da 85 euro. Quasi 23 multe al giorno per un valore totale di 59.500 euro. Questi i dati, ancora ufficiosi (devono essere formalizzati nelle tabelle nei mesi successivi) forniti dal comando della Polizia Municipale che documenta così un successo e una certezza per il centro: se passate con il varco attivo, la multa scatterà sicuramente.
Le eccezioni ci sono, perché ogni contravvenzione viene analizzata e a volte risultano presenti le targhe di auto delle forze dell’ordine o dei servizi pubblici ancora non registrate. La multa però non è così “implacabile” e l’indotto non è così diretto.
Vuoi perché fortunatamente i tempi tecnici consentono di pagare tempestivamente evitando così aggravi. Vuoi perché le multe non vengono riscosse o vengono contestate, l’indotto attuale del flusso di contravvenzioni che deriva dalla Ztl a circa 45mila euro (cifra ipotetica, derivante da calcoli ancora parziali), ma potrebbero essere comunque molti soldi per le casse del Comune, almeno finché la cittadinanza non imparerà una regola aurea e che appare sicura e “invalicabile”: non si passa quando sul cartello luminoso della Ztl c’è scritto “Varco Attivo”. Ne sa qualcosa un signore al quale sono state contestate quasi venti contravvenzioni. Arrivato in caserma ha dichiarato di non aver compreso al contrario la segnaletica, e quindi passava quando vedeva scritto “varco attivo” mentre si stoppa a quando vedeva la scritta “non attivo”. Una confusione che di certo (anche dopo plausibili mediazioni) costerà cara a questo automobilista e quindi è bene saperlo: la Ztl non perdona.
Avere un pass disabili non basta
Essere possessori di un tesserino di parcheggio disabili non dà diritto al transito dentro la Ztl. Altro motivo di aumento delle contravvenzioni è stato infatti il malinteso generato per i possessori di pass disabili. Mettono il cartellino in vista sul finestrino sperando che funzioni come uno “schermo” per le telecamere automatiche della Ztl, che però, non sarebbero affatto tarate per riconoscere quel documento a bordo di una macchina. Le telecamere, infatti, scattano sulle targhe e quindi “perdonano” solo le vetture registrate. Alcuni disabili però, non conoscendo questo fatto, hanno spostato i loro contrassegni da una vettura all’altra facendo levitare il numero delle multe e dei disagi. DI certo, quello del transito autorizzato nella Ztl resta ancora un nodo da sciogliere e sul quale, nonostante di Ztl si sia parlato per anni come di una rivoluzione copernicana per il centro del capoluogo, nessuna amministrazione, di destra, civica o commissariale ha mai voluto dare un definitivo riordino al tema. E così, i negozianti del centro incontrano difficoltà per il carico e scarico merci, i disabili devono prendere accorgimenti per farsi trasportare quando non possono muoversi con la loro vettura e altri diffusi disagi sono ancora presenti nel servizio. L’attivazione delle telecamere e il vigore di regole certe potrebbero essere un primo segnale di miglioramento.
Essere possessori di un tesserino di parcheggio disabili non dà diritto al transito dentro la Ztl. Altro motivo di aumento delle contravvenzioni è stato infatti il malinteso generato per i possessori di pass disabili. Mettono il cartellino in vista sul finestrino sperando che funzioni come uno “schermo” per le telecamere automatiche della Ztl, che però, non sarebbero affatto tarate per riconoscere quel documento a bordo di una macchina. Le telecamere, infatti, scattano sulle targhe e quindi “perdonano” solo le vetture registrate. Alcuni disabili però, non conoscendo questo fatto, hanno spostato i loro contrassegni da una vettura all’altra facendo levitare il numero delle multe e dei disagi. DI certo, quello del transito autorizzato nella Ztl resta ancora un nodo da sciogliere e sul quale, nonostante di Ztl si sia parlato per anni come di una rivoluzione copernicana per il centro del capoluogo, nessuna amministrazione, di destra, civica o commissariale ha mai voluto dare un definitivo riordino al tema. E così, i negozianti del centro incontrano difficoltà per il carico e scarico merci, i disabili devono prendere accorgimenti per farsi trasportare quando non possono muoversi con la loro vettura e altri diffusi disagi sono ancora presenti nel servizio. L’attivazione delle telecamere e il vigore di regole certe potrebbero essere un primo segnale di miglioramento.
Armando Caso
15/02/2017