Solo un anno fa (era il 12 gennaio 2016) si brindava per l’impegno assunto dal Consiglio regionale del Lazio per ripristinare la ferrovia tra Priverno e Terracina, interrotta dal 2012 a causa di una frana e sulla quale non si è ancora intervenuti. Si sperava che l’impegno della regione fosse a breve scadenza, ma nei giorni scorsi è arrivata la doccia fredda sempre dal consiglio regionale, che ha bocciato l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle (e votata anche da Fratelli d’Italia) per il ripristino e la messa in sicurezza della tratta “su indicazione di qualche consigliere del pd”, scrive il consigliere regionale grillino Gaia Pernarella. “Peccato che lo stesso ordine del giorno lo scorso anno sia stato approvato all’unanimità ma, visti i risultati, potremmo prenderla come un’ammissione di irresponsabilità o una scelta politica finalmente coerente”.
Il problema sarebbe sul cambio di decisione, da parte della Regione, dell’iter per l’esecuzione dei lavori. Il bando di gara spetterà ora al Comune, nonostante sia stata già fatta la conferenza dei servizi e il progetto esecutivo approvato da Rfi e Regione Lazio, oltre allo stanziamento economico. “In Comune che è moroso con la Regione per una quantità infinita di finanziamenti di cui non ha usufruito”, ha ricordato l’onorevole Pernarella in aula. “Non capiamo quanto valore abbia un’attività amministrativa portata avanti dagli uffici regionale. La Giunta non ha neanche il coraggio politico di dire che quest’opera non si vuole fare”. “Una storia che rasenta il ridicolo”, gli ha fatto eco il consigliere regionale Giancarlo Righini.