Ha acquistato un’auto già incidentata ed ha simulato altri due sinistri guadagnando decine di migliaia di euro dagli indennizzi. Ma ha fatto un errore: quello di far ritrovare l’auto a Sermoneta, dove c’è un Comandante della Stazione dei Carabinieri che non crede mai alla casualità. E non a torto. Quella carcassa di un’Audi A4 senza tutti gli interni e con la carrozzeria cannibalizzata, sembrava una semplice auto rubata e ritrovata, ma qualcosa non quadrava. Il proprietario 30enne, di Sezze, ne aveva denunciato la scomparsa qualche giorno prima, ma i segni presenti sulla carrozzeria dimostravano che quell’auto era in condizioni pietose già da molto tempo prima. Sono iniziate le indagini, che hanno portato i carabinieri a contattare il precedente proprietario, avendo conferma che l’auto era stata venduta già incidentata. Andando a fondo, i Militari scoprono che quella Audi era stata oggetto di due risarcimenti da parte della Generali Assicurazioni per un totale di 11 mila euro. Per il furto, invece, l’assicurazione stava per sborsare 15 mila euro, ossia il valore totale dell’auto. Se non avessero ritrovato l’auto, a quest’ora quel 30enne sarebbe già passato all’incasso.
Ma il giovane sezzese non è l’unico denunciato per simulazione di reato. Complici sono stati infatti tre persone che si sono prestate nel simulare gli incidenti, il titolare della carrozzeria che aveva emesso finte fatture per riparazioni mai avvenute e infine il perito assicurativo. Tutti di Sezze.
17/02/2017