È stato arrestato un cittadino indiano residente a Pontinia, Singh Karambir classe 1991, e trasferito in carcere, in seguito alle indagini portate avanti dallo scorso anno dal personale della Squadra Mobile di Latina. È accusato di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, tentata estorsione ed estorsione consumata. L’uomo, dipendente di una società agricola di Sabaudia, è risultato essere a capo di un sistema che conduceva in autonomia, creato per controllare la vita di ciascun lavoratore e decidere le sue sorti. Chi usciva dalle regole imposte non vedeva rinnovato il contratto di lavoro: non adeguarsi agli ordini imposti comportava il licenziamento in tronco o il non rinnovamento del contratto. Il risultato dell’indagine è stato possibile anche grazie alla fiducia dei lavoratori nei confronti delle forze dell’ordine. Le indagini, infatti, sono state avviate a seguito della denuncia presentata da alcuni sui connazionali, i quali avevano dichiarato che lo stesso, in modo autonomo e del tutto arbitrario, esercitava un’attività organizzata di intermediazione, reclutando le maestranze da impiegare a giornata mediante un gruppo whatsapp creato ad hoc, composto da 34 membri. Le attività investigative hanno permesso di stabilire come l’indiano sfruttasse le condizioni di bisogno degli altri cittadini indiani, riducendo loro le pause e dilatando enormemente gli orari di lavoro (a volte anche 11 – 12 ore quotidiane) , senza riposo settimanale, ferie o periodi di malattia retribuiti. Nell’ambito della stessa inchiesta è stato altresì accertato che costringeva i lavoratori a corrispondergli somme tra i 300 ed i 500 euro, minacciandoli di non vedere rinnovato il loro contratto a tempo determinato.
22/02/2017