Invece di portare nuove discariche, è ora di pulire quelle che in passato hanno ammorbato il territorio di Aprilia, anche in pregevoli aree naturalistiche. Questa è la risposta che sembra prendere piede, di fronte al progetto di mega-discarica nell’ex cava in zona La Cogna, sulle falde idriche a pochissima profondità dal suolo. Il 16 febbraio si riunita in Comune la prima Conferenza dei Servizi, il tavolo istituzionale deputato a stabilire il da farsi.
4 ECOMOSTRI DA BONIFICARE
Dopo decenni, il Comune di Aprilia ha deciso di bonificare quattro siti: due proprio nel quadrante della ex cava dove la Paguro Srl vuole portare 1,3 milioni di metri cubi d’immondizia non differenziata, in via Savuto e in via Scrivia (Sant’Apollonia, rifiuti urbani). Gli altri due cimiteri di rifiuti da bonificare si trovano invece in località Sassi Rossi, in mezzo al verde tra via dei Rutuli e via Apriliana, e in località Prati del Sole, a Campo di Carne.
Al summit in Comune erano presenti l’ingegner Eugenio Monaco, del Dipartimento bonifica siti inquinati della Regione Lazio, la dottoressa Nicoletta Valle, del Dipartimento Ambiente della Provincia di Latina, i dottori Mauro Buzzoni e Amilcare Ruta del Dipartimento Sanità Pubblica della Asl LT-1, Michela Quagliariello e Giovanna La Rocca, della Direzione centrale di Arpa Lazio, l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale. A dirigere i lavori l’assessora all’ambiente, Alessandra Lombardi, e il vicesindaco, Franco Gabriele.
MAPPARE LE DISCARICHE
«Il nostro primo obiettivo – dichiara l’assessora Lombardi – è individuare con precisione le aree interessate dagli sversamenti, quantificare e qualificare i rifiuti sepolti e infine dare corso alla bonifica ambientale. Procederemo – spiega al Caffè – dando precedenza alle situazioni più gravi. Ritengo positivo l’esito di questo primo incontro, a cui hanno partecipato tutte le amministrazioni che abbiamo convocato, con la sola eccezione dei Carabinieri del NOE: abbiamo deciso di recuperare tutti gli atti, carte, documenti e progetti che riguardano queste quattro ex discariche, che sono sparsi al momento tra i vari Enti pubblici. Al NOE chiederemo di mandarci prima possibile tutti i documenti, in particolare quelli sull’area di via Savuto che tra settembre e ottobre scorsi hanno sequestrato e poi dissequestrato, su mandato della Procura di Latina. Entro le prossime due o tre settimane ci rincontreremoper determinare la misura del nostro prossimo intervento. Da qui – conclude Lombardi – non si torna più indietro».
«BONIFICHEREMO TUTTO»
«Qualcuno, forse – le fa eco il vicesindaco, Franco Gabriele – in passato ha giocato a nascondino con la salute dei cittadini e con il rispetto dell’ambiente. L’intenzione della nostra amministrazione è di bonificare e sanificare le quattro aree del territorio comunale interessate dallo sversamento di rifiuti di vario tipo. Faremo tutto quanto possibile in ogni sede politico-istituzionale – conclude Gabriele – per riportare luce e chiarezza su queste vicende oscure: un palazzo di vetro, nella sede e nei fatti». Un primo squarcio nelle nebbie che da troppo tempo avvolgono queste vicende di un far west politico-ambientale e industriale che per troppo tempo hanno devastato il territorio. Chi vive in certe zone, infatti, sa bene che in passato Aprilia è stata tappezzata di rifiuti, urbani e industriali, anche da fuori regione. Ma c’è paura di parlare, si tratta di affari scottanti. Ora però che le istituzioni escono dal torpore e si stanno muovendo, forse qualcuno può trovare il coraggio di dire quel che sa e dare una mano per individuare i luoghi contaminati. E magari spunteranno altri ecomostri qua e là. La caccia è aperta.