Un dipendente comunale di 38 anni di Norma sarebbe ricoverato in stato di coma all’ospedale Goretti di Latina, in isolamento, per meningite pneumococcica. Lo rivela il quotidiano Latina Oggi.
Fino a mercoledì 22 febbraio l’impiegato si è recato normalmente al lavoro, poi il peggioramento delle condizioni di salute. Non si tratta comunque di una forma contagiosa, dunque per chi è stato a contatto col 38enne non ci sarà bisogno di profilassi. Ossia nessuna rerapia con antibiotici. Giova ricordare che l’ingiustificato spargimento di ansie a mezzo stampa è il vero “contagio” che ha molto disturbato la popolazione e intasato i servizi sanitari nei mesi scorsi. “Meningite: l’epidemia è solo mediatica”, ha spiegato l’Istituto superiore di sanità. “Il patogeno, che si sta moltiplicando a dismisura, contagiando giornali e lettori, è semplicemente la notizia giornalistica”, hanno chiarito i ricercatori ed gli epidemiologi dell’ISS Fortunato D’Ancona, Maria Grazia Caporali, Paola Stefanelli, sottolineando che “la diffusione delle malattie invasive (meningiti e/o sepsi) è rimasta sostanzialmente quella dell’anno scorso”. Fra i batteri responsabili della meningite il più temuto è Neisseria meningitidis, detto meningococco, diverso dallo Pneumococco che ha colpito l’uomo di Norma. La neisseria, infatti, provoca disturbi più gravi ed è contagiosa e dà luogo alla somministrazione di antibiotici anche alle persone più vicine al malato.