Il presidente del Latina Benedetto Mancini ha presentato in cancelleria fallimentare il piano finanziario per la gestione provvisoria del club nerazzurro su cui pende l’istanza di fallimento presentata dai pm Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro. Tappa fondamentale nel percorso di salvataggio della compagine nerazzurra, la formula consentirebbe all’attuale proprietà di alleggerirsi dei pesanti debiti imputati alla gestione Maietta-Aprile, che hanno spinto la Procura a chiedere il fallimento. Nello stesso tempo, Mancini punta a riacquistare all’asta il titolo sportivo del Latina nella serie in cui si troverà a fine campionato, salvando quindi il titolo sportivo, e per la Lega B tutto ciò significherebbe salvare il prosieguo del campionato senza ulteriori scossoni. Nel piano Mancini ha fornito un prospetto dettagliato su come proseguire la gestione fino a fine stagione e ha indicato tutte le garanzie relative al pagamento degli stipendi, delle trasferte, ai costi vivi per le attività e gli allenamenti della squadra. Il presidente del club si è appellato all’articolo 52 delle norme della Figc la cui ratio è proprio quella di garantire un vantaggio ai creditori assicurando anche il regolare svolgimento del campionato, che sarebbe travolto dallo stop di una delle formazioni partecipanti. Il rebus ora è uno: Mancini avrà convinto il giudice Linda Vaccarella, colei che sarà deputata a decidere entro il 7 marzo, che la strada indicata proprio dall’imprenditore romano appaia percorribile? Se così fosse, come si augurano i tifosi pontini, i giudici accoglieranno la richiesta e verrà nominato un curatore atto a procedere con l’amministrazione controllata della società, così da consentire la regolare prosecuzione del campionato fino ad arrivare all’asta pubblica in cui verrà messo in vendita il titolo sportivo.