«Il Comune – spiega Ciarcia – non ha mai applicato l’Iva né sulla Tarsu né tantomeno sulla Tari; pertanto i contribuenti di Velletri non devono presentare domande di rimborso dell’Iva perché tale imposta non è mai stata applicata sulle bollette e pertanto mai pagata dai contribuenti».
Con l’entrata in vigore del Decreto Ronchi, nel 1999, molti Comuni italiani hanno sostituito tarsu, Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani con Tia, Tariffa di Igiene Ambientale.
Nel passaggio dalla Tarsu alla Tia, considerandola una tariffa e non un tributo, molti Comuni, tipo Roma, hanno addebitato ai contribuenti anche l’Iva del 10%. La sentenza 3756 del 9 marzo 2012 dalla Corte di Cassazione ha sancito che l’Iva del 10% non è dovuta in considerazione della natura propriamente tributaria della Tia, già chiarita dalla Corte Costituzionale con sentenza n.238/2009 e ordinanza 300/2009 e pertanto non è possibile applicare un’imposta su un’imposta.
Sono circa 17 milioni i cittadini di 1182 comuni italiani che, dal 1999 al 2008, hanno dovuto pagare l’Iva del 10% sulla tassa dei rifiuti non dovuta per legge; così, secondo quanto indicato dall’ANCI, circa 993 milioni di euro dovranno essere rimborsati.