Pugno d’acciaio, velocità da massimo leggero anche se la stazza, dopo anni di stop, è diventata quella di un peso massimo. Nato e cresciuto a Torre Annunziata è da Latina che parte la rinascita di Pietro Aurino, boxeur 40 enne da poco più di un anno uscito dal carcere dopo una condanna a otto anni per concorso esterno in associazione camorristica, spaccio e traffico di armi. “Ho sbagliato e ho pagato – ci racconta mentre si fascia le mani in attesa dell’allenamento – ma una volta uscito dal carcere ho capito che dovevo tornare sul ring. Ho fatto sempre questo, questo è quello che so fare. Quell’errore mi ha tolto tutto ma ora voglio riprendermi ciò che mi appartiene, ossia il titolo”. Una sfida dura che Pietro sta affrontando con un nuovo allenatore, Maurizio Romano, e un nuovo manager, Davide Buccione. Una vita tormentata quella di Pietro, che ha toccato prima le stelle e poi è scivolato all’inferno. La velocità di esecuzione di un welter nel corpo di un peso massimo leggero. Aveva poco più di trent’anni ed era già campione d’Europa, aveva provato a toccare l’iride, aveva abbagliato con quel talento sopraffino e al tempo stesso fatto imprecare gli amanti della nobile arte per un’indolenza pari soltanto alle qualità tecniche. Un ritorno non facile il suo: il sovrappeso, la federazione che lo aveva radiato, i titoli persi e la decisione di registrarsi in Kosovo. “In realtà grazie al mio nuovo manager ho capito che già dall’anno prossimo potrò riaffiliarmi in Italia. Ho 40 anni è vero ma ho visto che lì fuori non c’è qualcuno che possa battermi con facilità e quindi sono pronto e deciso”. La dedizione è quella di un allievo, il piglio quello del campione. Due allenamenti al giorno, uno in palestra uno fuori per correre e perdere peso. In palestra il riscaldamento è singolo nonostante il rapporto con gli altri pugili, professionisti e non, sia molto simile a quello tra buoni amici. Il primo ritorno sul ring a novembre, vinto per k.o. Ora, il 25 marzo, il nuovo combattimento ufficiale all’Atlantico di Roma e una sola convinzione. “Vincere di nuovo, migliorare la forma e tornare a sfidare il campione italiano e quello europeo”.
16/03/2017