Nessun rischio, almeno allo stato degli atti, di tornare in carcere o ai domiciliari per l’imprenditore Massimo Riccardo, l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi, l’architetto Luca Baldini, l’ex assessore Giuseppe Di Rubbo, l’imprenditore e politico Vincenzo Malvaso, e l’imprenditore Andrea Capozzi, difesi tra gli altri dagli avvocati Luca Amedeo Melegari, Valerio Spigarelli, Leone Zeppieri, Daniele Giordano, Giuseppe Poscia, Alessandro Paletta e Renato Archidiacono. Annullata inoltre, con rinvio al Riesame, che dovrà tornare a pronunciarsi su tale aspetto, anche l’unica misura che era rimasta in piedi, quella della sospensione per un anno dall’attività del dirigente comunale Ventura Monti, difeso dall’avvocato Tommaso Pietrocarlo.
Per la Cassazione il pm, che ha depositato il ricorso l’ultimo giorno utile, anziché depositarlo al Riesame, come previsto, lo ha depositato direttamente alla Suprema Corte e al Riesame due giorni dopo, quando i termini erano dunque già scaduti. Particolare che ha reso appunto l’impugnazione inammissibile.
La sentenza degli ermellini arriva dopo che il “Riesame, esaminando la misura cautelare emessa per l’inchiesta “Olimpia”, aveva lasciato in piedi solo l’ipotesi dell’associazione per delinquere costituita in Comune per favorire illecitamente il Latina Calcio, bocciando quelle su un’associazione costituita per fare affari illeciti nell’urbanistica a su un’associazione volta a favorire sempre gli stessi imprenditori, assegnando loro una valanga di appalti comunali senza alcuna gara.
Giovedì prossimo verrà discusso il ricorso in Cassazione per gli altri indagati, che potrebbe “salvare” l’ipotesi accusatoria sugli appaltini comunali. Ma la strada per gli inquirenti si fa ancor più in salita. E se non dovessero emergere nuovi elementi dalle indagini ottenere rinvii a giudizio e sostenere l’accusa in un processo diventerebbe arduo. Anni di indagini, montagne di intercettazioni, una mole enorme di documenti sequestrati destinati a finire nel tritacarte? Neppure un processo dopo il terremoto che ha scosso alle fondamenta la politica di Latina? Non c’è stato ancora fischio finale e occorrerà solo vedere come andranno per la Procura i “supplementari”.