È partita la petizione on line rivolta al Presidente della Repubblica per riportare a casa Carmine Sciaudone, 34enne di Latina detenuto da 10 mesi in carcere sull’isola di Bali, in Indonesia, per un presunto errore giudiziario.
A far partire la petizione è il papà di Carmine, l’imprenditore pontino Gaetano Sciaudone. “Carmine, dopo un periodo poco piacevole in Italia per vicende personali e familiari, partì per Bali si legge nel testo della petizione –. Arrestato dall’immigrazione il 22 maggio 2016 a bordo di un barcone “Dragon boat” dove era andato, invitato, una sera, è stato accusato ingiustamente, che stava lavorando. Per divertimento sistemava un proiettore, come chiestogli. Trasferito in carcere, assolto il 17 novembre 2016 dopo aver subito un lungo e regolare processo, dichiarato libero, nello stesso giorno è stato arrestato e detenuto nuovamente dall’immigrazione di Bali, in attesa di processo di appello, come chiesto dalla P.M. contro il verdetto di assoluzione”.
“Si pensi che la P.M., per detto presunto reato di lavoro aveva chiesto 2,6 anni di carcere e 200 milioni di rupie di multa! Sono più di nove mesi che Carmine è detenuto e non si sa ancora per quanto e non ci si spiega perché debba essere detenuto, il tutto perché, secondo loro, stava lavorando, quella sera su quella barca. È assurdo. Nella speranza che possa servire, dopo aver pazientemente atteso, ora vi chiedo di sottoscrivere la presente petizione”. Per sottoscriverla, cliccare QUI.