Si sono svolti ieri pomeriggio alle 15 presso la chiesa della Santissima Maria nel quartiere Landi, celebrati dal don Teodoro Beccia i funerali del sovrintendente capo di polizia Giacomo Domenici scomparso a 54 anni due giorni fa dopo una inesorabile malattia che lo ha sottratto all’affetto dei suoi cari. Alla funzione, sentitissima, ha partecipato praticamente tutto il quartiere rurale di Genzano, i colleghi del commissariato di Genzano hanno composto il picchetto d’onore. Presenti, tra gli altri, il sindaco Daniele Lorenzon, rappresentanti di tutte le altre forze dell’ordine dei paesi vicini oltre che di Genzano e tanta gente comune che ha voluto tributare a Giacomo ( come lo chiamavano tutti ) l’ultimo saluto.La salma del sovrintendente è stata per il momento traslata nel cimitero di Genzano da dove poi sarà trasferita a Viterbo dove si procederà alla pratica di cremazione, come da lui e dalla famiglia deciso.In prima fila, sorretti dal calore dei numerosi presenti, la moglie Luisa ed i figli Valeria e Roberto. Struggenti le parole pronunciate dal collega di Giacomo, il sovrintendente capo Massimiliano Cavola che ha riportato in chiesa il dolore di tutto il commissariato ed ha voluto ricordare la figura dello scomparso e amato collega con parole di elogio, lode e apprezzamento per l’uomo e il poliziotto che è stato. Toccanti anche le parole dei figli del sovrintendente, che hanno definito il papà un “superpoliziotto”, appassionato alla sua professione, amante della giustizia, un uomo dal cuore buono, onesto e puro. Nel corso del corteo funebre, verso la vicina abitazione e quindi verso il cimitero i due giovani figli di 21 e 17 anni hanno tenuto in mano con grande emozione il cappello del papà, scortati dalle numerose pattuglie della polizia presenti alle esequie. (L.S.)
31/03/2017