“Il comune di Aprilia bandisce regolarmente gare”, ha concluso il sindaco, e queste “vedono un’alta partecipazione di imprese, molte delle quali ubicate nella parte meridionale dell’Italia”: ma ciò non autorizza, secondo Terra, ad alcuna conclusione su presunti interessi criminali nel settore degli appalti. Il settore dei rifiuti, che potrebbe essere appetibile per il suo valore complessivo, di circa 12 milioni, è addirittura gestito in house.
Il presidente Favara, nel ricordare la cronologia degli episodi di cronaca criminale riguardanti Aprilia in tempi recenti, ha evidenziato soprattutto il fatto che il questore di Latina abbia sottolineato come la zona della provincia nord di Latina, su cui insiste Aprilia, denoti una presenza criminale riconducibile alla Ndrangheta. Improbabile un interesse della criminalità per il settore edilizio, per il sindaco. A proposito infatti di uno degli episodi ricordati da Favara, il primo cittadino ha precisato che il funzionario che ne è stato vittima non si occupa di edilizia ma di servizi tecnologici, e che il piano regolatore di Aprilia risale al 1973 e che il settore edilizio al momento è praticamente fermo a causa della crisi.
La consigliera regionale Valentina Corrado ha sollecitato il presidente Favara a farsi interprete della preoccupazione per la chiusura dei commissariati, che mette a rischio la sicurezza dei comuni del sud laziale. In risposta alla consigliera, il sindaco ha citato in particolare un progetto per la videosorveglianza, che aveva beneficiato di fondi regionali, ma solo inizialmente. Anche le carenze di organico del comune, ha detto il sindaco, costituiscono un problema per Aprilia, che ha solo 145 dipendenti (di cui circa 40 vigili) per una città di 75 mila abitanti.
Il presidente Favara ha annunciato in conclusione che esiste l’ipotesi di stanziare altri fondi per la videosorveglianza e anche quella di rinnovare il patto Lazio sicuro; al contrario, poco si può fare sul tema della ristrutturazione della pianta dei commissariati di polizia, ha detto, che “risponde a precise linee del ministero degli interni”.